Settore faunistico-venatorio da riformare in Sicilia, Ignazio Zuccaro: “Le mie proposte”

Redazione

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Settore faunistico-venatorio da riformare in Sicilia, Ignazio Zuccaro: “Le mie proposte”
Parla il candidato alle prossime elezioni regionali nelle liste della Dc

20 Settembre 2022 - 12:50

“Il settore faunistico-venatorio in Sicilia ha grandi potenzialità, ma che in realtà cela, piuttosto, criticità nel tessuto socio-agricolo siciliano per il sostanziale abbandono che esso subisce da tutti i soggetti che se ne dovrebbero seriamente occupare. Se ne disinteressa da sempre la politica perché è settore fortemente frammentato dal punto di vista associativo e nella distribuzione territoriale, non più eccessivamente numeroso, dunque elettoralmente poco appetibile. Se ne disinteressa la burocrazia che costantemente viola i disposti di legge che lo regolano. Se ne disinteressano le associazioni venatorie che hanno perso la peculiare qualificazione di Associazioni portatrici di interessi diffusi nel settore, essendosi trasformate nel tempo in surrogati di compagnie assicurative”.

Lo ha dichiarato, nel corso di un incontro sulle Madonie, Ignazio Zuccaro, candidato alle prossime elezioni regionali del 25 settembre nella lista della Dc. “Il cacciatore è rimasto sostanzialmente solo nel vivere e gestire la sua passione e, senza seria e professionale guida, spesso si trasforma in bracconiere, determinando un pericoloso avvitamento comportamentale che danneggia sempre più la categoria. Le conseguenze sono gravissime e hanno reso la fauna selvatica un problema, anzichè una risorsa”. Secondo Zuccaro le criticità vanno ricercate, innanzitutto “negli uffici, che sono previsti da una norma, che si dovrebbero occupare di fauna selvatica che si chiamano “Ripartizioni Faunistico Venatorie” – dice – Questi uffici non sono mai stati gestiti secondo il disposto di legge. Sono dei Servizi con ampia autonomia territoriale provinciale, ma di fatto sono stati relegati a semplici Unità operativa di base, senza autonomia né professionalità, anzi quella poca che negli anni è stata in qualche modo costruita, dal 2015 è stata dispersa con l’illegale declassamento e spostamento di questi uffici a “parte” di preesistenti Unità operative di base dei Servizi Territoriali Provinciali del Dipartimento Sviluppo Rurale, quando la norma li incardina nel Dipartimento Agricoltura. Nei fatti sono stati illegalmente smantellati e vige una confusione e sovrapposizione di ruoli e competenze tra il Servizio 3 di Palermo e il Servizio Territoriale Provinciale dello Sviluppo Rurale”.

Ma non è finita, prosegue Zuccaro: “C’è l’assenza totale di gestione dei territori per i mai attivati comitati di gestione degli ambiti territoriali di caccia, che sono le Unità Territoriali nate nel 1992. Così le competenze si spalmano tra più soggetti con la conseguenza di sovrapposizioni normative, regolamentari, gestionali e i fatti sono: eccessiva ed incontrollata presenza di cinghiali; diffuso bracconaggio assenza di controlli; grave e greve impreparazione ed improvvisazione della classe dirigente preposta al settore; Calendari Venatori approntati su basi empiriche ed approssimative; caos che soprassiede alla gestione del contenzioso venatorio con ineludibile danno erariale; manomissione di regolamenti istitutivi di Aziende Agro e Faunistico Venatori e, Zone Cinologiche che oggi ne rendono quasi impossibile la istituzione e autarchiche le gestioni di quelle esistenti; collasso di quasi tutti i Centri di Recupero della fauna selvatica, con la enorme difficoltà nel collasso di quasi tutti i Centri di Recupero della fauna selvatica, con la enorme difficoltà nel provvedere alla cura e riabilitazione dei selvatici feriti; dei selvatici feriti; assenza di censimenti e ripopolamenti; smoderata e non sempre proceduralmente corretta istituzione di parchi, riserve, zps, sic, iba, aree demaniali, tutte in danno della caccia, ma ancor più della fauna selvatica, quando non si rileva la corretta capacità di gestione”. Il settore insomma è da rifare: “Mi impegnerò a dare una sistemazione in primis e poi a promuovere persone preparate e professionali. Serve uina classe di dirigenti competente ed esperta in materia. L’argomento è davvero difficile e complesso, ma tutto va rivisto per tutelare le Ripartizioni Faunistico-Venatorie”.

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