Cronaca

Bruno Di Chiara vince il premio “Starlight International Cinema Award”

Bruno Di Chiara, insieme al cast de L’Ora Inchiostro contro piombo, ha ricevuto il premio Starlight International Cinema Award, edizione speciale, al Festival del Cinema di Roma 2022, per la migliore serie televisiva italiana. Un riconoscimento annunciato fin dalla mostra del Cinema di Venezia. Sul red carpet di Roma, Di Chiara con una parte del Cast de l’Ora, i registi Piero Messina e Stefano Lorenzi, alcuni attori, autore delle musiche e un montatore, hanno sfilato. L’attore madonita, nella fiction, ha vestito il ruolo di Salvo Licata, il giornalista de L’Ora, poeta e drammaturgo, uomo impegnato nel sociale, palermitano, profondo conoscitore della sua città che ha amato e raccontato come nessuno mai.

Nel cast, ci sono, inoltre, gli attori Maurizio Lombardi, Daniela Marra, Francesco Colella, Silvia D’Amico, Paride Benassai, Lino Musella, Fabrizio Ferracane, Marcello Mazzarella e Selene Caramazza. “L’Ora –inchiostro contro piombo” è andata in onda anche su Sky Atlantic Germania. La storia è liberamente tratta dal libro “Nostra Signora della Necessità”, di Giuseppe Sottile ed edito nel 2006 da Einaudi. Gli episodi sono stati dieci, e sono andati in onda nel mese di giugno , fino ai primi di luglio, tenendo incollati al video parecchi telespettatori.

A consegnare il Premio è stata Francesca Rettondini fondatrice del Premio Starlight, la quale ha letto la seguente motivazione: “Non è mai semplice toccare delle pagine del passato, ancor di più della Storia recente. Chi ha deciso di ricordarci cosa significhi essere giornalisti con la schiena dritta si è assunto una responsabilità importante, ancor più nei confronti delle giovani generazioni. Osservando le puntate di questa serie si coglie come ognuno, in base al ruolo che ricopriva, si sia sentito parte di un progetto collettivo, dando il massimo del proprio contributo. Dalla sceneggiatura alla fotografia, passando per il montaggio e la cura nell’ambientazione sono di altissima qualità. Attori e registi hanno reso carne e dato voce a ciò che era nero su bianco, ricordando sì un giornale storico, ma anche come la sua memoria debba essere viva e fungere da esempio per l’oggi”.

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