Politica

Ieri il de profundis del Consorzio Turistico, si dimette in blocco il CdA

Si è dimesso in blocco l’intero Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Turistico Cefalù-Madonie. La decisione, presa all’unanimità, sarebbe maturata a causa di una incompatibilità progettuale tra lo stesso CdA e i soci. “Ho accettato di essere nominato presidente del Consorzio per dare una sterzata immediata e decisiva alle sorti del turismo madonita – sottolinea Giovanni Meli, sindaco di Collesano e ormai presidente dimissionario del Consorzio – gli obiettivi prefissi non possono essere raggiunti a causa di un profondo disinteresse di molti miei colleghi. L’idea principale era quella di riuscire a recuperare le quote che molti comuni avrebbero dovuto versare e che non hanno versato, e tramite avviso pubblico riuscire a identificare un professionista che potesse prendere il mio posto, occupandosi esclusivamente di turismo. Questo non si è reso possibile, in quanto, non siamo riusciti a recuperare le quote mancanti e soprattutto, a causa di un profondo disinteresse generale riscontrato durante gli incontri.” L’altro intento, ritenuto di primissima importanza da Meli, era riuscire a recuperare la presenza di Cefalù che, qualche anno fa, ha deciso di svincolarsi dal Consorzio. “Con l’insediamento della nuova amministrazione cefaludese – afferma Meli – abbiamo immediatamente inviato una nota ufficiale al comune di Cefalù, aprendo le porte ad un eventuale e assolutamente gradito ritorno, cercando di ricompattare il Consorzio stesso e acquisire un’identità ben precisa. Purtroppo, anche in questo caso, non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Persino il comune di Castelbuono – continua Meli – aveva deciso di percorrere un itinerario alternativo, dando però, piena disponibilità ad un eventuale rientro in caso di compattezza unanime. Pertanto, avendo quindi constatato una totale indifferenza da parte dei miei colleghi, rispetto ad una tematica significativa e rilevante come il turismo, noi che non intendiamo riscaldare alcuna sedia, ahimè, abbiamo deciso di effettuare un passo indietro e rassegnare le nostre dimissioni”. L’intenzione era quella di dare un segnale ancora più forte, era infatti all’ordine del giorno dell’assemblea convocata ieri, la delibera di scioglimento del Consorzio proposta dal Consiglio di Amministrazione. A tenere ancora in vita il Consorzio Turistico Cefalù-Madonie, in un clima di disinteresse generale (anche della parte privata) è stata solo la mancanza del numero legale. Insomma, ironia della sorte, se il Consorzio non è stato sciolto è proprio “grazie” al disinteresse dei tanti soci che non hanno partecipato all’assemblea.

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