Il taglio dei fondi Snai ai Comuni, i sindaci chiedono incontro alla Regione

Redazione

Cronaca - L'intervento

Il taglio dei fondi Snai ai Comuni, i sindaci chiedono incontro alla Regione
La reazione dei primi cittadini dopo la decisione della giunta regionale di definanziare i progetti per la aree interne

22 Dicembre 2022 - 10:21

Dopo il nostro articolo di ieri, è arrivata una nota stampa firmata dai sindaci delle aree interne siciliane. L’argomento, scottante, è quello del disimpegno, da parte della Regione siciliana, dei fondi destinati alle cinque Aree interne della Sicilia “Terre Sicane”, “Calatino”, “Nebrodi”, “Madonie” e “Simeto Etna”.

Un provvedimento che contraddice quanto già previsto con una precedente deliberazione regionale dello scorso mese di settembre che garantiva ai comuni posti in salvaguardia la copertura con altre risorse finanziarie per tutti quegli interventi i cui tempi di realizzazione andavano oltre la scadenza del 31 dicembre 2023. La salvaguardia di tali fondi si era resa necessaria per tutelare e preservare le progettazioni e le valutazioni degli interventi essenziali per i territori beneficiari, in particolar modo nell’ambito sanitario, dell’istruzione, della mobilità e del lavoro.

“I Sindaci dei Comuni Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) – si legge nella nota – manifestano apertamente il loro disagio e la loro amarezza per quanto deciso dal Governo regionale e per la procedura adottata, in quanto si è giunti a ciò senza l’opportuna e istituzionale interlocuzione. Concertazione che si riteneva e si ritiene ancora oggi indispensabile, considerata l’importanza strategica delle risorse definanziate e per il conseguente danno finanziario arrecato ai Comuni che hanno già avviato i corretti iter amministrativi. A tal proposito si fa presente che gran parte dei lavori sono stati già assegnati grazie al decreto “sblocca cantieri” proprio perché gli interventi in Apq (Accordo Programma Quadro), quasi tutti con Cup e Cig già generati, erano stati assegnati alle Aree e di conseguenza le Amministrazioni comunali hanno proceduto correttamente e nei tempi previsti alle gare dei progetti con successivi affidamenti. Si è, pertanto, in presenza di atti giuridicamente vincolanti. Pertanto, chiediamo di aprire un tavolo istituzionale con il Governo regionale e con i Dipartimenti competenti per addivenire, con spirito costruttivo, a soluzioni idonee che consentono di scongiurare scelte non compatibili con le problematiche socio-economiche e strutturali dei territori delle 5 Aree interne siciliane”.

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