Travolse e uccise un’anziana viaggiando a 120 km/h: per lui otto mesi di condanna

Redazione

Cronaca - La sentenza definitiva

Travolse e uccise un’anziana viaggiando a 120 km/h: per lui otto mesi di condanna
La donna fu investita e uccisa nel 2014

15 Febbraio 2023 - 19:16

Otto mesi di condanna all’automobilista che ha investito e ucciso a Cerda una donna di 80 anni. E’ la condanna definitiva inflitta a V.S., 72 anni di Montemaggiore Belsito, come scrive Palermo Today. “Calogera Dolce, 80 anni, la sera dell’8 gennaio 2014 stava tornando a casa sua, a Cerda, dopo essere stata a messa. Mentre attraversava la statale 120, però, era stata falciata da una Mercedes Classe A che viaggiava a circa 120 chilometri orari, e che le aveva fatto fare un volo di oltre 17 metri, uccidendola”, si legge nell’articolo di Sandra Figliuolo. L’automobilista è stato condannato in via definitiva ad 8 mesi, oltre al risarcimento del danno ai parenti della vittima. La quarta sezione della Cassazione, infatti, ha ritenuto il ricorso dell’imputato inammissibile ed ha disposto che debba pure pagare sia le spese processuali che 3 mila euro alla Cassa delle ammende.

Il collegio presieduto da Francesco Maria Ciampi ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello a dicembre 2020, che a sua volta aveva ritenuto corretta quella del tribunale monocratico di Termini Imerese, emessa a dicembre del 2019. I periti avevano accertato che l’automobilista percorreva la strada, con diverse curve, priva di illuminazione e vicina a delle abitazioni, di sera e mentre pioveva, a 120 chilometri orari. Si era anche stabilito che se la velocità fosse stata di 50 chilometri orari, l’imputato avrebbe avuto il tempo di frenare (invece non furono trovate tracce di frenata) e le conseguenze dell’incidente per l’anziana sarebbero state molto meno gravi. V. S. ha sempre negato che quella fosse la sua velocità, sostenendo che avrebbe percorso la statale a “65-70 chilometri orari” e che alcuni testimoni hanno riferito di non essersi accorti dell’alta velocità della macchina. Per la Cassazione, però, questi argomenti sono già stati smentiti dalle perizie e dalle sentenze precedenti, da qui la conferma della condanna per l’imputato.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it