Le Madonie ricordano Epifanio Li Puma, ucciso dalla mafia il 2 marzo del 1948. Oggi a Petralia Soprana, in occasione del 75° anniversario dell’uccisione, i sindaci madoniti e il responsabile zonale alte Madonie della Camera del Lavoro Calogero Spitale, hanno voluto commemorare il capo lega del movimento per la riforma agraria. Due le tappe: il corteo si è prima fermato nella borgata di Verdi, a poche centinaia di metri dove il sindacalista fu ucciso, poi a Raffo, paese d’origine di Epifanio Li Puma. Successivamente tappa a Petralia Sottana, dapprima con la deposizione di una corona d’alloro nel monumento a lui dedicato, in seguito, nella sede della Cgil che da oggi porterà proprio il nome del contadino-sindacalista: “E’ un giusto epilogo – spiega Calogero Spitale – un grande riconoscimento che, la Cgil zonale, vuole donare ad un protagonista di un movimento contadino che ha caratterizzato un periodo storico delle alte Madonie”.

“Epifanio Li Puma è un gigante che ci fa sentire orgogliosi di essere siciliani – sottolinea Pietro Puleo, vicesindaco di Petralia Soprana – ricordiamo tutti i martiri caduti sotto il piombo della mafia e li ringraziamo. Dobbiamo alzare la china, continuare a batterci affinché la mafia sparisca definitivamente da questa terra di Sicilia”. “Oggi è una base di partenza e non un punto di arrivo – afferma Pietro Polito, sindaco di Petralia Sottana – le Madonie devono ripartire dall’esempio di un uomo che ha reclamato i diritti sapendo di avere la legge dalla propria parte. Le comunità delle Madonie devono avere consapevolezza di questo sacrificio e guardare al futuro sulla base di questo modello”.