Cronaca

Lo chef gangitano stupisce Parigi: il volto di Frida Kahlo diventa un dolce

Sta conquistando sempre di più i palati raffinati dei francesi il pasticciere di origini gangitane Aldo Gennuso (ne avevamo parlato in questo articolo). Che ha realizzato un nuovo dolce. Stavolta prendendo come spunto il celebre volto della pittrice messicana Frida Kahlo. Gennuso, ormai diventato quasi francese d’adozione (lavora da anni a Parigi) racconta il suo nuovo dolce: “E’ realizzato con la panna cotta alla vaniglia, fiori di papavero e frutti rossi e l’effetto visivo, dopo la “mise en place” lascia ricorda davvero il viso di Frida, un’artista che io amo. Ne ho anche realizzato una variante in base alla stagionalità dei prodotti, con banana, cocco, ananas e mango”.

Sin da giovane, Aldo aveva manifestato la sua passione per i dolci e la pasticceria. E dopo una laurea in Lettere Moderne conquistata con il massimo dei voti, aveva deciso di entrare presso la scuola di cucina Alma, diventando cuoco professionista. Poi l’arrivo a Parigi, nel regno dei dolci e della pasticceria dove ha intrapreso questo difficile mestiere, con tante soddisfazioni, però. Nei suoi piatti non fa mai mancare, come racconta lui stesso, la sua italianità, anche nella scelta degli  ingredienti. “Ho scelto di venire a lavorare in Francia per la sua cucina rinomata in tutto il mondo – dice il pasticciere – e mi permette di perfezionarmi e continuare a imparare da grandi chef pasticceri che riescono a creare vere opere d’arte dal gusto sublime. Cerco di coniugare i sapori, gli odori e i colori della mia Sicilia nei dessert che preparo per i clienti. Utilizzo gli agrumi, la ricotta, i pistacchi, le mandorle, il melone. In questo modo cerco far sposare il “savoir faire” alla francese con i prodotti della mia terra. Provo anche a far sposare sapori e prodotti del nord con quelli del sud – conclude lo chef – in un dessert come nel caso della nocciola tonda gentile del Piemonte, la pasta del cannolo e la marmellata di arancia rossa amara tipicamente meridionale”.

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