Quattro chiacchiere con… Pietro Macaluso: “La “mia” Petralia Soprana”

Fabio Di Gangi

Cronaca - L'intervista

Quattro chiacchiere con… Pietro Macaluso: “La “mia” Petralia Soprana”
Il primo cittadino del borgo madonita racconta i progetti e i suoi traguardi

24 Aprile 2023 - 09:50

Comincia da oggi una nostra nuova rubrica. Intervisteremo, con cadenza settimanale, i sindaci di tutti i comuni madoniti. Con loro proveremo a fare un bilancio della loro attività amministrativa, ma parleremo anche dei problemi dei paesi, dei progetti e perché  no, anche dei loro sogni. Iniziamo con Pietro Macaluso, sindaco di Petralia Soprana. 

Pietro Macaluso è il sindaco di Petralia Soprana da più di 10 anni ormai. Quali i traguardi di cui va fiero e in quali direzioni bisogna ancora lavorare?
“Innanzitutto è sotto gli occhi di tutti che Petralia Soprana ha raggiunto nel settore turistico livelli inimmaginabili prima delle mie legislature. Siamo stati eletti il borgo più bello d’Italia nel 2018 e ciò ha permesso di mettere in luce le bellezze del nostro paese. Sotto questo aspetto, però, si può ancora fare tanto, dobbiamo aver consapevolezza del nostro potenziale. Credo inoltre che Petralia Soprana, in questi anni, sia stata tra i comuni ad aver ottenuto un maggior numero di finanziamenti. Abbiamo riqualificato le aree rurali e le scuole. Stiamo lavorando per concludere la messa in sicurezza del centro storico e per completare l’area artigianale di Madonnuzza che, speriamo, possa diventare un centro commerciale naturale ed essere realmente un polo di crescita e di sviluppo del territorio”.

Visto che lei è anche presidente dell’Unione, il “parco voti” delle Madonie rappresenta una gran bella foce da dove attingere consensi elettorali, dalla viabilità alla sanità… Le volevo chiedere, perché la politica regionale e non solo, nel corso dei decenni, ha abbandonato il territorio madonita?
“Purtroppo le Madonie non hanno ancora capito che chi non vive la realtà madonita non può assolutamente credere nel territorio. Storicamente siamo stati bravi a dare consensi a chi viene da fuori e poi si dimentica di noi. Non abbiamo avuto la capacità e la maturità di scegliere due “cavalli”, uno con il centrodestra e l’altro con il centrosinistra. Ecco, se riuscissimo invece a concentrare i consensi verso queste due figure potremmo ritrovarci all’interno dell’Ars con due deputazioni che, indipendentemente dal colore politico, riuscirebbero a lavorare per lo sviluppo del territorio”.

Parlando invece di spopolamento, un fenomeno piuttosto preoccupante, anche per Petralia Soprana i dati sono allarmanti. Purtroppo sono tantissimi i giovani che ogni anno abbandonano le nostre terre.
“Il territorio madonita, non solo quello di Petralia Soprana, ha cercato di effettuare delle azioni e delle politiche per contenere il fenomeno. Credo che vedremo il frutto di questo lavoro tra qualche anno. Turismo del “territorio”, tutti insieme possiamo fare di più. Settore recettivo, enogastronomico e rivalutazione dell’agricoltura: i nostri giovani devono rendersi conto del potenziale a disposizione. Il turismo, però, non è bastevole se non leghiamo una buona produzione di prodotti biologici che consentirebbero ai nostri agricoltori di poter crescere dal punto di vista commerciale, artigianale e produttivo. Infine, la Regione Sicilia ha il dovere di fare chiarezza sulla concessione dell’attuale sito minerario e di portare avanti il nuovo sito sul versante Salinella, che darebbe la possibilità a diversi giovani di poter essere occupati all’interno delle nostre realtà”.

Pnrr?
“Ci stiamo attrezzando di un parco progetti per poter cogliere le opportunità. Abbiamo ricevuto un finanziamento di circa 1 milione e mezzo per una gestione più efficace del servizio idrico che, tra le altre cose, prevede soprattutto il rifacimento di alcune reti. Un altro finanziamento riguarda la realizzazione di un parco per poter praticare attività sportiva all’aperto. Insomma, continueremo con delle idee progettuali che stiamo sviluppando. Il Pnrr è una grandissima opportunità che, però, deve essere assolutamente migliorata in un aspetto: i comuni non possono anticipare le somme. Ciò significa che le amministrazioni rischiano di indebitarsi o di rifiutare i finanziamenti. Non possiamo rischiare di perdere le dotazioni finanziarie, man mano che il processo andrà avanti cresceranno le difficoltà e alcuni enti, probabilmente, saranno costretti a respingere”.

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