Cronaca

Quattro chiacchiere con… Pietro Polito: “A Petralia Sottana più consapevolezza”

Secondo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle interviste dei sindaci dei comuni madoniti. Oggi tocca a Pietro Polito, primo cittadino di Petralia Sottana. 

Quasi un anno di amministrazione Polito, Petralia Sottana è migliorata su?
“Petralia Sottana è migliorata sulla consapevolezza. Petralia ha innescato alcuni processi in collaborazione con la cittadinanza e le istituzioni. Il disco orario, per esempio. Un cambiamento importante per la nostra viabilità, un processo nuovo. Avevamo un corso “ingessato” che, purtroppo, determinava delle problematiche a livello commerciale. Oggi invece manteniamo un contesto regolamentato ed è grazie a questo modello che stiamo viaggiando verso la giusta direzione. Stesso discorso per piazza Duomo. Il nostro obiettivo e quello di creare comunità. Stiamo cercando di ripartire dai capisaldi di Petralia: innovazione, digitalizzazione e cultura. La centrale idroelettrica, chiusa cinquant’anni fa, ecco, sogniamo che quella centrale diventi l’emblema della sostenibilità. Stiamo cercando di sviluppare iniziative che possano metterci in contatto con il futuro. Il nostro pensiero fisso è la frana. Continua l’interlocuzione con la Protezione Civile e il ministero, dobbiamo attuare nuovi progetti che possano determinare la natura del fenomeno. Abbiamo una delle frane più complesse di Sicilia, attraversa tutto il centro storico, è un fronte complesso che probabilmente ha un motore. Va capito in che modo si intrecciano le componenti meteoriche, idriche e fognarie. Solo allora si potranno definire gli interventi. Il nostro comune si è battuto affinché l’Unione delle Madonie istituisse un dottorato sul dissesto idrogeologico, avremo, dunque, un dottorato di tre anni che studierà il fenomeno”.

Sul piano del turismo e della valorizzazione del territorio siete stati in prima linea fin dal primo giorno, inverno 2022/2023, c’è stata una svolta su Piano Battaglia, rimane ancora qualche dettaglio da limare, ma possiamo affermare che non è una coincidenza il grandissimo successo dei mesi invernali.
“La cabina di regia che abbiamo condiviso con gli altri comuni d’accesso, la città metropolitana, le associazioni, la Protezione Civile e la Prefettura ha consentito di determinare alcuni punti fondamentali. Di comune accordo con la città metropolitana stiamo pensando di mettere a valore l’accesso a Piano Battaglia. Il comune di Petralia Sottana si è impegnato in prima battuta anche nei confronti dei tanti operatori: i bagni chimici. Questo è un costo che non può ricadere solo sul nostro comune, ma che deve essere sostenuto da chi fruisce. Insieme agli altri comuni d’accesso, abbiamo condiviso le spese dell’ambulanza, ciò dovrà ricadere nelle tante persone che arrivano, attraverso un pagamento contingentato ed equo. Eroghiamo dei servizi, dobbiamo fare in modo che la gestione e la fruibilità di Piano Battaglia sia sostenibile. E’ un successo solo se riusciamo a coniugare arrivi e sostenibilità”.

Nosocomio Madonna dell’Alto? Novità?
“Il confronto con l’Asp e le istituzioni è serratissimo. Siamo convinti della buona fede di ognuno, avremo a breve un incontro sperando di avere maggiore contezza di ciò che sarà. Contiamo che l’Asp comprenda la gravità della situazione e trovi una soluzione immediata. Il rischio è il crollo di un baluardo, non possiamo permettercelo”.

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