A Gangi la prima serra aeroponica siciliana per coltivare senza terra

Marianna Lo Pizzo

Cronaca - All'istituto Salerno

A Gangi la prima serra aeroponica siciliana per coltivare senza terra
Il suo ideatore, l’architetto Stefano Chiocchini, fondatore di Serranova, ha scoperto quasi per caso la tecnologia che poi ha migliorato

08 Giugno 2023 - 12:52

A scuola di futuro. È stata inaugurata ieri presso l’Isis Giuseppe Salerno di Gangi, l’innovativa serra aeroponica, l’unica serra di questo tipo presente sul territorio siciliano e tra le prime commercializzate al mondo. Si tratta di una serra che permette la coltivazione delle piante senza l’utilizzo di terra o di aggregati di supporto, ma la sua innovazione è proprio nel design rivoluzionario e nella capacità di sfruttare la fotoluminescenza. All’inaugurazione era presente anche Matteo Graziani Ceo e Co founder Serranova che ha migliorato, ammodernato e reso ecosostenibile il progetto Serranova.

Il suo ideatore, l’architetto Stefano Chiocchini, fondatore di Serranova, ha scoperto quasi per caso la tecnologia che poi ha migliorato, brevettato e integrato nelle sue speciali serre. Chiocchini, proprio per questo progetto si è aggiudicato il Compasso D’Oro Adi, istituito dall’Associazione per il Disegno Industriale, il più antico riconoscimento nell’ambito del design a livello mondiale. Chiocchini, scoprendo la proprietà della luminescenza indotta dalle terre rare in associazione alla coltivazione delle piante ha sviluppato una tecnologia altamente innovativa e soprattutto sostenibile. La particolarità di questa serra, rispetto alle altre serre in assenza di terreno è proprio la capacità di risparmiare acqua, per un chilo di prodotto serve meno di un litro di acqua, quando per lo stesso prodotto a terra sarebbero necessari dai 400 ai 600 litri di acqua.

La fotoluminescenza sfrutta i raggi solari durante il giorno, mentre la notte la serra, interamente in alluminio, è servita da led tarati sulle frequenze della luce solare. All’interno contiene vassoi che possono accogliere il seme o la piantina, che lasciate libere su lava di roccia possono crescere liberamente. I costi di gestione della serra sono anch’essi sostenibili. Così il dirigente Ignazio Sauro conferma il desiderio della scuola di essere punto di riferimento per il futuro: “La ragione per cui abbiamo scelto di dotare la scuola di questa serra è perché l’aeroponico è il futuro dell’agricoltura, e come Istituto Salerno vogliamo posizionarci per seguire un percorso di evoluzione nel settore agricolo così importante per il territorio. Lo scopo non è solo didattico, l’istituto agrario è fondamentale per noi ma vogliamo che dalla scuola ci sia una restituzione anche al territorio; è importante dare un’idea alle numerose piccole e medie aziende che è possibile fare agricoltura in altri modi, coniugando sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare. È il momento per cui tradizione innovazione e tecnologia possono cambiare le sorti del pianeta”.

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