Cronaca

Quattro chiacchiere con… Gandolfo Librizzi: “Polizzi top, ma senza i privati…”

Gandolfo Librizzi è il sindaco di Polizzi Generosa da circa 3 anni, un primo bilancio sulla sua legislatura?
“Siamo al giro di boa, stiamo verificando il nostro “motore”. Siamo partiti con un progetto e un programma abbastanza chiaro nelle finalità, ovvero valorizzare il patrimonio del nostro paese. Il nostro motto era “Polizzi città della cultura e della bellezza”, ci stiamo riuscendo. Grazie al bando sui piccoli borghi stiamo calibrando gli interventi pianificati: valorizzazione di contenitori culturali, il palazzo della cultura, il parco della musica e la realizzazione di una nuova residenza per artisti. Anche sul capitolo “acqua” siamo in fase di gare tra la centrale unica di committenza dell’Unione e gli uffici tecnici. Era un nostro obiettivo, dopo 3 tentativi abbiamo ottenuto i finanziamenti necessari. Vogliamo diventare punto di riferimento del territorio”.

Molti suoi colleghi sindaci lamentano una carenza di risorse umane, qual è la situazione a Polizzi?
“Dal 2015 sono andate via 20 unità di personale, se non verranno rimpiazzati i posti vacanti qualsiasi obiettivo è irraggiungibile. Abbiamo assunto due ingegneri, un ragioniere, un operaio autista e avviato le procedure per un tecnico e un amministrativo. Presupposti fondamentali per progettare e partecipare ai bandi. Il governo sostenga i piccoli comuni, così si fa fatica”.

Polizzi dal punto di vista turistico è uno dei paesi più gettonati delle alte Madonie, in cosa si può ancora migliorare?
“Direi su tanto. Offriamo qualità urbanistica e patrimonio culturale incantevole. Il nostro Trittico per esempio, un tesoro preziosissimo, ma in quanti lo conoscono? Nonostante gli sforzi attuati, la Pubblica Amministrazione va accompagnata. Noi possiamo creare infrastrutture, migliorare i servizi, ma se non è presente un sistema privato che si integri alla perfezione il sistema non funziona. Molto si deve fare sotto questo ragionamento, il bando dei piccoli borghi è una ghiotta opportunità”.

Capitolo frane?
“La situazione è abbastanza complessa, dall’ottobre 2021 al gennaio 2022 abbiamo subito ingenti danni: strade, centri abitati, condotte idriche. Abbiamo ottenuto l’estensione dell’ordinanza per gli eventi calamitosi in modo tale da includere tutte le attività della frana di via Collesano e stilato un piano di interventi contenente le progettualità e una stima dei costi. Inoltre, abbiamo inviato una delibera alla Protezione Civile regionale alla quale abbiamo chiesto di essere indicati come soggetto attuatore, in maniera tale da delegare la titolarità dell’attuazione degli interventi al nostro comune. Per quanto riguarda la frana di via Collesano si tratta di una circostanza alquanto delicata, in atto vi sono lavori di geognostica con tecniche mai utilizzate in Italia fino ad ora. Servirà tempo per avere il quadro ricognitivo, ma speriamo di poter giungere ad una conclusione nel minor tempo possibile. Solo così si potranno analizzare gli elementi oggettivi per capire quale progetto di risanamento attuare”.

Altri progetti? Pnrr?
“Abbiamo deciso di utilizzare i fondi mettendo a concorso l’idea del recupero delle cave, lavorando preliminarmente per acquisire la disponibilità dai relativi proprietari a poter progettare. Siamo nella fase della composizione della commissione che, a sua volta, valuterà le proposte ricevute e sceglierà l’idea migliore. Da lì si procederà con il progetto di fattibilità tecnica ed economica e di conseguenza accedere ai bandi”.

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