Omaggio a Polizzi Generosa, Giuseppe La Parola reinterpreta il Trittico polizzano

Redazione

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Omaggio a Polizzi Generosa, Giuseppe La Parola reinterpreta il Trittico polizzano
L’inaugurazione della mostra negli spazi dell’associazione PolizziLab, in piazza Santissima Trinità

21 Giugno 2023 - 15:23

“Omaggio a Polizzi Generosa” è il titolo della mostra del maestro Giuseppe La Parola, nata da un’idea del curatore e critico d’arte Giuseppe Carli in collaborazione con il “Centro d’arte Raffaello” di Palermo, diretto da Sabrina Di Gesaro, con la partnership dell’associazione “PolizziLab” e della delegazione Fai (Fondo Ambiente Italiano) di Palermo. L’inaugurazione, in programma per sabato 1 luglio alle 18.30, si terrà negli spazi dell’associazione, in piazza Santissima Trinità 10, a Polizzi Generosa. Al centro dell’attenzione, la visione contemporanea del Trittico Polizzano, opera pittorica di scuola fiamminga già attribuita al maestro del Fogliame Ricamato e rielaborata pittoricamente in chiave contemporanea dall’artista Giuseppe La Parola. Il dipinto è una testimonianza del passato che sopravvive nel presente: una miscela cronologica unica che susciterà conversazioni e dibattiti, per la promozione del patrimonio culturale di Polizzi Generosa.

Un modo per contribuire alla rivitalizzazione culturale del territorio polizzano, tra i borghi più belli del Parco delle Madonie e un’occasione, rivolta al grande pubblico, per mettere a confronto i fasti del passato e il fulgore del presente, antico e contemporaneo. Per la comunità del centro madonita, si tratta di un momento particolarmente importante sotto il profilo identitario: lo storico Trittico, attualmente custodito nella Cappella di San Gandolfo all’interno della Chiesa Madre Santa Maria Maggiore, è stato oggetto di accurate ricerche da parte del polizzano Luciano Schimmenti, esperto in fotografia, scrittore, saggista e critico d’arte. Grazie agli studi da lui condotti, si è giunti alla conclusione che esso sia stato realizzato da Rogier van der Weyden, uno dei più acclamati maestri fiamminghi e che risalga al 1450: secondo questa ricostruzione, si tratterebbe dunque di una delle opere pittoriche più preziose in assoluto della Sicilia.

L’evento riflette lo spirito e l’intento del progetto che, nelle intenzioni, vorrebbe fare da apripista ad altre città siciliane. Secondo Giuseppe Carli, molto significativo è il contributo che l’associazione  “PolizziLab”, proprio attraverso il progetto, sta fornendo alla valorizzazione delle risorse culturali e artistiche del piccolo Comune di Polizzi Generosa. “L’evento – commenta il curatore e critico d’arte – rappresenta un primo esempio di ciò che si può ottenere quando idee innovative e attenzione alla storia si fondono insieme, in un momento in cui il fermento culturale del paese vive una fase di stasi”.

“L’artista Giuseppe La Parola – spiega il critico Giuseppe Carli –  ha sapientemente rielaborato lo storico Trittico per creare la versione contemporanea di una testimonianza senza tempo, raccogliendo con grande entusiasmo la sfida e dando nuova vita a un’opera iconica che non copia, ma interpreta a suo modo, offrendo una nuova prospettiva dopo secoli di forme e contenuti immutati”.

“Così prende vita quest’opera d’arte contemporanea – aggiunge Carli – che diviene un nuovo simbolo di risveglio culturale per il Comune di Polizzi Generosa dando valore ai suoi protagonisti: la gente che vive e anima il paese”. Il progetto si rivolge agli abitanti di Polizzi, invitati dal maestro La Parola ad avviare una profonda riflessione e a sentirsi custodi e fruitori al contempo dei beni culturali di tutto il paese. La forza dell’esposizione risiede, da un lato, nella peculiarità della creatività e dell’unicità artistica e, dall’altro, nel messaggio veicolato: un invito all’auto-riflessione e alla crescita personale, affinchè ognuno possa riconoscere le proprie emozioni ed esperienze come una parte necessaria della vita per migliorarsi attraverso il bello. I sensi del pubblico sono catturati dagli intricati dettagli, dai colori e dalle textures: gli spettatori si sentiranno parte integrante del dipinto, in una narrazione visiva che incarna la poetica, dalle note satiriche, del grande artista, secondo cui l’esplorazione dell’umanità può avvenire attraverso l’espressione creativa.

La mostra presenterà tre opere d’arte distinte, dai colori vivaci e dallo stile dinamico, che insieme formano il “Nuovo Trittico Polizzano”. L’architettura dell’opera si basa su un forte rispetto per il dipinto originale e ogni elemento pittorico può essere visto da solo o come parte di una composizione narrativa più ampia, ricca di simbolismo e di rilevanza storica. L’uso sapiente di linee, forme e colori permette all’osservatore di contemplare e approfondire il significato di ogni singolo elemento del polittico. L’opera centrale, nello specifico, è una tavola che accoglie audaci pennellate ed è stata progettata per enfatizzare la gamma di emozioni presenti durante la “Festa delle nocciole” che decorre il 23 agosto di ogni anno.

L’espressione “nuova vita” è al centro della notevole opera di cui racchiude l’essenza. “La rivisitazione in chiave moderna del Trittico di Giuseppe La Parola – conclude il curatore –   porta nuovo entusiasmo per l’arte e la cultura locale, esprimendosi come un’interazione tra mondo antico e contemporaneo, all’insegna dell’innovazione e dell’emancipazione”. Una connessione che dà vita a inaspettate armonie creative che rafforzano i legami comunitari con l’auspicio di accendere una scintilla creativa tra i giovani di Polizzi Generosa.

La serata d’inaugurazione vedrà la presenza e gli interventi delle dottoresse Katy Albanese e Sabrina Di Gesaro, rispettivamente componente del direttivo dell’associazione “PolizziLab” e direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello”, del Maestro Giuseppe La Parola, autore del Nuovo Trittico Polizzano e del dottor Giuseppe Carli, critico d’arte e curatore.
All’evento parteciperanno inoltre la dottoressa Sabrina Milone, presidente della delegazione FAI di Palermo e Luciano Schimmenti, esperto del Trittico Fiammingo Polizzano. Ad allietare l’evento contribuirà la degustazione del “Cotì Doc Sicilia” a cura di Masseria del Feudo: il vino è un rosato biologico da uve Nero d’Avola, fresco fruttato e minerale. L’azienda sorge in un’area collinare a Caltanissetta e da quattro generazioni lavora per la terra e per il territorio.

La mostra rimarrà fruibile sino a sabato 5 agosto, nei giorni di  venerdì e sabato, dalle 11 alle 16 con orario continuato e la domenica dalle 17 alle 20. Per ricevere tutte le info utili ed effettuare eventuali prenotazioni fuori dall’orario di apertura, è possibile consultare il sito raffaellogalleria.com. L’inaugurazione prevede un ingresso libero e gratuito.

 CENNI BIOGRAFICI DI GIUSEPPE LA PAROLA 

Nato a Palermo nel 1945, inizia come pittore autodidatta e successivamente frequenta i corsi liberi dell’Accademia di Belle Arti nella sua città natale, dove ha la possibilità di apprendere le tecniche della pittura e dell’incisione calcografica.
I lavori di Giuseppe La Parola si identificano attraverso la figurazione moderna, con un interessante concept che porta tracce surreali e dove il gioco della memoria filtra il reale. Mito e sogno divengono volti, paesaggi, vita e racconto insieme, accompagnati sempre da motivi simbolici.

Come recita il titolo dell’articolo di una rivista “Natura, la dipingevano morta ma con i colori resuscitava”: una definizione più che azzeccata per definire le opere di Giuseppe La Parola. Le sue opere nascono da visioni oniriche, ove tutto è possibile e ogni cromia è permessa. Esse trasportano lo spettatore verso una realtà primigenia, ebbra d’armonia e calma, in una dimensione fantastica però dove al contempo, attraverso elementi simbolici, guardando con attenzione si percepisce una certa sfiducia ironica e umoristica dinanzi a un mondo apparentemente felice.

L’ atmosfera onirica non nasconde l’abilità pittorica che si basa su una tecnica impeccabile, rifiutando qualsiasi conformazione accademica e creando uno stile molto riconoscibile che, in modo particolare, aggiunge elementi che rimandano ai Maestri che lo ispirano: Bruno Caruso e Fernando Botero. Dai primi anni ottanta espone in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, in città  come Monaco di Baviera, Schopfheim e Barcellona. Partecipa anche alle Fiere d’Arte Contemporanea nelle principali città italiane.

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