Cronaca

Emergenza cinghiali e daini, la proposta: estensione della caccia e sterilizzazione

“La giunta dell’Unione Madonie sostiene le proposte elaborate dall’amministrazione comunale di Polizzi Generosa contro l’invasione della fauna selvatica“. A dirlo attraverso una nota è il presidente Pietro Macaluso.

La problematica è stata affrontata alcuni giorni fa con un convegno promosso proprio dall’Unione, dal Gal Madonie e dal Comune di Polizzi Generosa, che ha visto la presenza del presidente della terza Commissione legislativa dell’Ars Gaspare Vitrano e del componente Dario Safina e di numerosi allevatori e agricoltori che giornalmente sono costretti a fare i conti con l’invasione dei cinghiali e dei daini e “soprattutto – spiega Macaluso – con una questione irrisolta che negli anni si è ingigantita diventando una vera piaga per l’intero territorio madonita e non solo”.

“La situazione, ormai fuori controllo, è in esponenziale crescita e a nulla valgono i palliativi adottati che sembrano solo pannicelli caldi di fronte a una malattia tumorale che sta alterato l’equilibrio ambientale distruggendo in maniera irreversibile l’ecosistema delle Madonie e dell’omonimo Parco – aggiunge Macaluso -. L’incontro tenutosi a Polizzi generosa lo scorso 22 giugno oltre ad essere un grido di allarme ha fatto emergere una serie di proposte concrete e operative utili per affrontare e risolvere il problema alla sua radice con una eradicazione della presenza degli ungulati che oramai scorrazzano liberamente e indisturbati anche nei centri abitati”.

L’amministrazione comunale guidata da Gandolfo Librizzi si è fatta carico di elaborare delle proposte che sono già state sposate dalla giunta dell’Unione Madonie e lo saranno nei prossimi giorni anche dalle amministrazioni comunali dei paesi madoniti interessati dal problema. Nel documento approvato dalla Giunta viene anche richiesta una specifica audizione al presidente della terza Commissione all’Ars per esporre le proposte elaborate che, tra l’altro, propongono l’estensione dell’esercizio della caccia anche nell’area protetta, solo per le specie in sovrappopolamento, soprattutto daini e cinghiali, con aumento delle pene per i trasgressori; l’estensione del calendario venatorio per gli ungulati e della caccia anche in zona “A” di Parco ma da eseguirsi solo con personale di istituto (Enti parco, Ripartizione faunistica, Corpo Forestale).

Il documento chiede anche di costituire un ufficio speciale regionale al fine di coordinare e gestire in maniera unitaria le azioni specifiche, senza sovrapposizione tra le diverse aree di competenza, dare più spinta operativa ai piani di abbattimento in vigore, estendendo gli interventi delle squadre di selecontrollori, rafforzare e implementare la filiera dell’uso della risorsa abbattuta, prevedere e attuare misure di sterilizzazione della popolazione femmina dei daini e dei cinghiali, rafforzare la titolarità di coordinamento e di attuazione degli Enti parco, mettendo a disposizione specifiche e più adeguate risorse finanziarie, a destinazione vincolata, per potenziare il sistema di cattura, abbattimento e smaltimento delle carcasse. “L’elenco delle proposte è abbastanza articolato e nasce oltre che dall’esigenza della risoluzione della problematica alla radice dall’esperienza giornaliera di chi è costretto a convivere e combattere con la fauna selvatica”, ha concluso Macaluso.

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