Cronaca

Premio Borghi dei Tesori, in lizza anche sei progetti madoniti

Rinascere dal territorio. Promuovere progetti di restauro e di rigenerazione urbana che coinvolgano le comunità: con questo obiettivo è nato il Premio Borghi dei Tesori, giunto alla sua seconda edizione, cui possono partecipare i Comuni membri della rete promossa dalla Fondazione Le Vie dei Tesori tre anni fa – che va crescendo di giorno in giorno, a oggi i membri sono una cinquantina, di tutte e nove le province siciliane – ma anche associazioni ed enti dei territori coinvolti. L’anno scorso erano arrivati diciotto progetti, e il comitato scientifico dell’associazione ne aveva selezionati due. Quest’anno ne sono giunti 28 e i vincitori saranno scelti attraverso un contest sui social al quale possono partecipare tutti (cittadini, follower, amici dei borghi) con il proprio voto. Due i premi previsti, uno da 3mila euro, sostenuto dall’associazione Borghi dei Tesori, l’altro da 5mila euro da Fondazione Sicilia, che è stata vicina al Premio sin dal suo debutto. Si vota fino al 31 agosto sul sito www.leviedeitesori.com

Dal 26 agosto al 10 settembre, la terza edizione di Borghi dei Tesori Fest, sostenuto da IGT: itinerari e scoperte in una quarantina dei comuni della rete. I borghi, nel primo weekend del Festival, avranno quindi la possibilità di mostrare al pubblico i rispettivi progetti candidati, insieme con i tanti luoghi e le tante esperienze che proporranno. Sono tutti progetti diversi, alcuni più innovativi e di comunità, altri legati a restauri di beni spesso sconosciuti: ognuno è già un tesoro per la cura e l’attenzione con cui è stato costruito. Alcara Li Fusi vorrebbe impiantare un telescopio per osservare i grifoni nei loro nidi senza disturbarli, sia Bivona che Blufi pensano ai murales per rigenerare un quartiere o un’area dismessa; Bompietro vorrebbe ricostruire virtualmente un castello e Centuripe realizzare un museo della ceramica; Burgio candida il restauro delle sue mummie preziose e Geraci la collezione di paramenti liturgici. Poi ci sono i percorsi naturalistici e urbani: le neviere di Buccheri, l’itinerario dell’acqua lungo le fontane di San Piero Patti (che presenta anche un progetto di murales sullo street food), un teatro all’aperto ancora più inclusivo a Contessa Entellina, le panchine letterarie di Calascibetta, panchine e fioriere allo Spiazzo Sparacio di Prizzi, l’itinerario aperto ai disabili a Cammarata, le fioriere a forma di fagiolo “badda” a Polizzi Generosa, il nuovo belvedere di Naro, il restauro della statua di Frate Umile Pintorno a Petralia Soprana. Spazio ai restauri: il portale monumentale dell’Eremo di San Pellegrino a Caltabellotta e il portone della chiesa benedettina della Santissima Trinità a Giuliana; gli affreschi di Palazzo Giandalia a Castronovo, un’antica cucina nobiliare a Monterosso Almo tre edicole votive a Gangi, una tela della Pietà del XVII secolo a Mirto, il gonfalone del Comune a Giarratana, due preziosi medaglioni della chiesa di San Michele a Savoca. E ancora l’installazione di pani votivi nel Castello Eufemio a Calatafimi Segesta, la “scatola del tempo” a Montevago, il catasto delle case abbandonate di Licodia Eubea per far nascere un quartiere di artisti.

I PROGETTI MADONITI NEL DETTAGLIO

BLUFI | Un’oasi verde e profumata al posto di un vecchio edificio
Nel piccolo e borgo delle Madonie, conosciuto anche per la sua eccezionale fioritura di tulipani, il Comune di Blufi propone un progetto di valorizzazione di una piccola area, un tempo privata. Qui, infatti, sorgeva un edificio obsoleto, successivamente demolito. Oggi, questo spazio è stato acquisito dal Comune che intende riqualificarlo con la messa a dimora di un albero a medio fusto, da scegliere fra il frassino, l’acero e l’olmo, e la realizzazione di aiuole di essenze ornamentali a cespuglio e rampicanti su un pergolato in ferro. L’obiettivo è creare una piccola oasi verde e profumata di lavanda epica, spartium junceum, lantana, trachelospermum jasminoides. Inoltre, il progetto prevede anche la realizzazione di un murale per abbellire la parete dell’edificio che delimita l’area.

BOMPIETRO | La ricostruzione virtuale di un antico castello
Una ricostruzione virtuale per fare rivivere e visitare come se fosse ancora in piedi, il castello medievale di San Mauro Castelverde. Il progetto dell’Associazione Museo archeologico virtuale di Bompietro è quello di rendere possibile anche a chi ha difficoltà motorie, la visita al sito archeologico del maniero maurino, oggi un rudere. Grazie alla ricostruzione virtuale dei volumi andati perduti, si potrà rivivere l’atmosfera dell’antico castello e visitarne i diversi ambienti, riprodotti in maniera tridimensionale. Un viaggio nel tempo e nello spazio grazie all’uso della tecnologia digitale, modalità ancora poco diffusa nella realtà madonita. La ricostruzione virtuale del castello consentirà di arricchire la visita di contenuti speciali per rendere l’esperienza interattiva ancora più interessante.

GANGI | Un itinerario tra fede e arte con il restauro di tre edicole votive
Disseminate per le vie e i vicoli del paese, numerose le edicole votive raccontano una fede vissuta con intensa devozione. Il Comune di Gangi propone il progetto di restauro di tre edicole realizzate tra il ‘700 e l’800. Si tratta dell’edicola votiva dell’Annunciazione nel quartiere Santa Maria, dell’edicola dell’Addolorata nel quartiere del SS.Salvatore e dell’edicola dedicata alla Sacra Famiglia nel quartiere Botteghelle. L’obiettivo è valorizzare la loro alta valenza storica, artistica e culturale e creare un’occasione per conoscere anche gli angoli più nascosti del borgo medievale.

GERACI SICULO | Una nuova sezione del Museo per i preziosi abiti liturgici
Nella cripta della trecentesca Chiesa Madre, si trova il Museo parrocchiale di Geraci Siculo con la sua preziosa e raffinata collezione di argenti con calici, reliquiari, ostensori alcuni del Trecento, recentemente riordinata da Maria Concetta Di Natale. Ora il progetto, presentato dal Comune e dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore, è di realizzare una nuova sezione dedicata ai paramenti liturgici con dettagliate didascalie e codici QR di approfondimento, una guida cartacea alla collezione del museo, un nuovo sistema di illuminazione e il potenziamento del sistema di allarme. A essere esposti saranno, tra l’altro, piviali, pianete e tunicelle realizzati tra il XVI e il XVIII secolo, preziosi abiti liturgici con stoffe pregiate ricamate con fili d’oro e d’argento, per lo più realizzati dalle sapienti mani delle suore benedettine del locale monastero di San Giuliano, recentemente soppresso.

PETRALIA SOPRANA | Nuova vita per la piazza dedicata a frate Umile Pintorno
Siamo nelle Alte Madonie, nel piccolo borgo conosciuto anche per avere dato i natali allo scultore Frate Umile Pintorno che proprio qui, nel 1623, creò il suo primo crocifisso, oggi custodito in chiesa Madre. Oggi, l’amministrazione comunale vuole rendere omaggio al suo illustre concittadino e propone un progetto di rigenerazione e valorizzazione del monumento dedicato a Frate Umile Pintorno, nell’omonima piazza, diventata luogo di ritrovo per numerosi eventi culturali. Occorre, infatti, realizzare una nuova ringhiera, ripristinare l’aiuola, intervenire sul basamento in marmo.

POLIZZI GENEROSA | Fioriere a forma di fagiolo “badda” in piazza XXVII maggio
Fioriere in ceramica smaltata, realizzate a mano da un esperto artigiano locale per celebrare il fagiolo “badda”, Presidio Slow Food di Polizzi Generosa. Le fioriere sono previste in piazza XXVII Maggio, già piazza Trinità, luogo simbolo del borgo, da dove si gode uno splendido panorama sulle Madonie. Il progetto del Comune prevede di installare venti fioriere a forma del tipico fagiolo bicolore, di dimensioni medio-piccole e tondeggiante (“badda” significa, appunto, palla). Il progetto pensa alla valorizzazione di un prodotto simbolo della cultura gastronomica del territorio e, al contempo, mira a migliorare l’arredo urbano della piazza, uno dei luoghi più amati dai polizzani.

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