Castelbuono, divieto di sfamare i randagi: il Partito Animalista ricorre al prefetto

Redazione

Cronaca - Non si placano le polemiche

Castelbuono, divieto di sfamare i randagi: il Partito Animalista ricorre al prefetto
Per il Partito Animalista Italiano l'ordinanza viola la maggiore giurisprudenza amministrativa dei Tar

08 Agosto 2023 - 15:34

Non si fermano le polemiche accese dall’ordinanza firmata dal sindaco di Castelbuono Mario Cicero, che vieta di dare cibo ai randagi. Contro l’ordinanza si sono già schierati e fatti sentire l’Oipa, la Lav e il partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista. Questa volta ad intervenire sulla vicenda è il Partito Animalista Italiano, che, attraverso i suoi legali ha fatto ricorso al Prefetto per far annullare l’ordinanza.

“Ricorriamo al Prefetto contro l’ordinanza ‘affama randagi'”, così una nota del Partito Animalista Italiano che annuncia, tramite il suo presidente, l’avvocato Cristiano Ceriello, di aver proposto ricorso al Prefetto contro l’ordinanza del Comune di Castelbuono, che il 21 luglio scorso ha ordinato ai cittadini il “divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura, nonché sterilizzanti, in forma diretta o indiretta, ai volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico”, pena una sanzione sino a 500 euro.

“Quella firmata dal sindaco di Castelbuono è una ordinanza insensata e priva di ogni logica – ha affermato Patrick Battipaglia, coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano – Una ordinanza immorale in aperta violazione della legge regionale 15/2000 e della legge nazionale 281 del 1991. Le leggi danno ai sindaci la responsabilità degli animali liberi sul territorio, animali che andrebbero curati e accuditi dal comune. Pertanto abbiamo presentato ricorso al Prefetto di Palermo per l’annullamento dell’ordinanza”.

“Grazie alla segnalazione dei referenti regionali del Partito, come Patrick Battipaglia e l’avvocato Roberta Pagano, oltre che di tanti volontari, siamo venuti a conoscenza della pubblicazione da parte del Comune di Castelbuono che una decina di giorni fa – spiega l’avvocato Ceriello – ha disposto il divieto generale di dare cibo e assistenza alimentare in forma diretta o indiretta, ai volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico”.

Per il Partito Animalista Italiano si tratta di una vera e propria ordinanza “affama randagi”, che viola la maggiore giurisprudenza amministrativa dei Tar che hanno annullato i divieti posti da precedenti Comuni, per le quali il Partito Animalista è già intervenuto in passato.

“È per questo che – continua Ceriello – il Partito Animalista Italiano ha deciso di proporre, come prevede il Testo Unico degli Enti Locali, ricorso al Prefetto per l’annullamento dell’ordinanza, anche perché la stessa ordinanza viceversa, ha come effetto reale, l’aumento di pericolo alla salute ed incolumità pubblica; ciò in quanto animali/volatili selvatici affamati e disperati hanno come unica logica soluzione quella di cibarsi di immondizia, soffrire o perire per le strade. Tra gli altri, continua il Partito, questa ordinanza va anche contro il recente riconoscimento Costituzionale degli animali previsto dal nuovo articolo 9 della Costituzione, oltre che della Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo della Regione Sicilia (la numero 15/2022)”.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it