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Le vecchie glorie del calcio madonita di nuovo in campo per il Nuccio Day

Avete scritto pagine di storia di calcio madonita, alzato trofei e battuto corazzate, avete pianto e sorriso, infiammato i tifosi in giro per la Sicilia, rinati da macerie di incomprensioni e spariti tra le leggende del pallone, ma negli occhi, è sempre la stessa tigre. Dal “Santissima Trinità” di Fasanò, oggi, è il “Nuccio-day”. Avrebbero commentato più o meno così i contemporanei telecronisti trasportati da quel pizzico di vulcanica nostalgia abbracciando la mitica storia della Nuccio Fasanò. L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL VIDEO

Tornano in campo le vecchie glorie in un “mitologico” pomeriggio d’agosto. L’aria è frizzante, gli occhi sono lucidi e il cuore cavalca tra mille ricordi. Tutti agli ordini del tecnico Giovanni Brucato e ossequi al fantastico fischietto di Salvino Macaluso (“oltraggiato” amorevolmente ma nessun cartellino rosso sventolato). Termina 3-2 la partitella tra i grandi del passato che hanno reso indelebile la storia di “Madama” Nuccio Fasanò.

“La Nuccio è un “percorso meraviglioso” – sottolinea mister Giovanni Brucato – emozione unica poter ritrovare tutti i miei ragazzi, abbiamo vissuto un sogno. Un pensiero al nostro presidente che, da lassù, avrà gioito insieme a noi”. “Fantastico ritrovarsi dopo tanti anni in un campo in cui abbiamo condotto “battaglie” epiche – spiega Claudio Di Gangi, ex centrocampista della Nuccio Fasanò – eravamo ragazzi di assoluto valore. Abbiamo portato la squadra in Promozione e nessuno veniva pagato, volevamo solo incontrarci e giocare a pallone”. Tra i grandi assenti il “giaguaro” Sandro Velardi, “compasso d’argento” Damiano Cerami, il funambolico Giuseppe Librizzi (anche portiere all’occorrenza) e “the wall” Calogero Genduso.

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