Processione sotto la casa del boss, indagato il sindaco di Cerda

Redazione

Cronaca - L'indagine

Processione sotto la casa del boss, indagato il sindaco di Cerda
Il primo cittadino ha ricevuto l'avviso di conclusione dell'indagine con l'accusa di concussione da parte della Procura di Termini Imerese.

04 Ottobre 2023 - 09:56

Avrebbe tentato di costringere il comandante della polizia municipale a scrivere al Questore per ottenere che la processione passasse sotto casa del boss Vincenzo Civiletto nel paese di Cerda. È una delle accuse rivolte a Salvatore Geraci, sindaco del borgo madonita celebre in tutta la Sicilia per i carciofi.

Il primo cittadino ha ricevuto l’avviso di conclusione dell’indagine con l’accusa di concussione da parte della Procura di Termini Imerese. Abusando dei suoi poteri, secondo i Pm, il 14 febbraio del 2022 in occasione della processione del Venerdì Santo – che imponeva un itinerario differente rispetto a quello tradizionale che prevedeva il transito vicino casa di un mafioso – avrebbe fatto pressioni per ottenere la deviazione del corteo “al fine di ottenere consenso elettorale da parte della comunità e il favore del Comitato della Madonna Addolorata di Cerda”. Lo stesso Geraci annuncia di essere sotto indagine. “Risulto essere indagato per abuso d’ufficio e minaccia aggravata. C’è stato un tentativo di mascariamento da parte di chi mi ha denunciato, ma non vi sono capi d’accusa relativi a un qualche coinvolgimento con la mafia, voto di scambio e mazzette. Sono sereno, fiducioso perchè ho sempre agito nel bene. Credo nella giustizia e nel lavoro della magistratura”.

In particolare, Geraci avrebbe intimato al capo dei vigili urbani di Cerda, Giuseppe Biondolillo, di salire nel suo ufficio dove avrebbero “fatto i conti” e l’avrebbe accusato di essergli “andato contro” aggiungendo: “quando parlo io devi stare fermo, zitto e sugli attenti, non gesticolare! Ti ho dato una possibilità e te la sei giocata, tu devi fare ciò che ti dico io! Prendi carta e penna e scrivi al questore e guai a te se stasera per la processione fai una cosa diversa”.
Secondo l’accusa Geraci avrebbe anche sottratto il cellulare del comandante della polizia municipale per timore di essere registrato. Il sindaco è anche accusato di varie ipotesi di abuso d’ufficio. Secondo la Procura, tra l’altro, il primo cittadino, durante l’annuale Sagra del Carciofo non avrebbe fatto pagare i tributi ai commercianti che avevano allestito gli stand in violazione del regolamento comunale, sopperendo alla mancanza di fondi con i contributi ottenuti per la manifestazione e così facendo perdere soldi all’erario.

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