La morte del piccolo Leonida, troppe ancora le domande senza risposta

Fabio Di Gangi

Cronaca - La tragedia di Petralia Soprana

La morte del piccolo Leonida, troppe ancora le domande senza risposta
Sarà effettuata domani al Policlinico di Palermo l’autopsia sul corpicino di Leo

18 Ottobre 2023 - 12:51

Rimane una morte avvolta nel mistero quella del piccolo Leonida Francesco Gullo scomparso lunedì scorso a Petralia Soprana all’età di soli 4 anni. Sarà effettuata domani al Policlinico di Palermo l’autopsia sul corpicino di Leo. Era così che lo chiamavano gli affetti più cari. Ma cos’è successo realmente in quel tragico 16 ottobre? Proviamo a ricostruire la vicenda. E’ mattina. La mamma del piccolo si reca nella camera dove abitualmente Leonida dormiva, ma Leo non risponde. Secondo quanto dichiarato in seguito ai soccorsi, il figlio non respira. Da lì scatta l’allarme. I sanitari del 118 si precipitano sul posto chiedendo alla madre di andare incontro all’ambulanza per velocizzare le operazioni. Sono attimi di panico e terrore, il tutto in contrada Serra di Lio. Arriva anche l’elisoccorso, Leo viene rianimato per più di un’ora, qualche istante di attività cardiaca, ma poi il tragico epilogo: Leo non ce l’ha fatta. Immediatamente il trasferimento all’obitorio di Petralia Soprana in attesa del medico legale al fine di effettuare la prima ispezione cadaverica. Dopo la relazione dei medici arriva la decisione ufficiale del magistrato: salma sotto sequestro e trasferimento a Palermo in attesa dell’esame autoptico.

Ma resta la domanda: gas sì o gas no? L’unità dei vigili del fuoco raggiunge San Giovanni poco dopo le 9,30. All’arrivo nel casolare, sembrerebbe che gli uomini del Distaccamento Provinciale di Petralia Soprana notino un pungente odore di gas proveniente dalla cucina. Pare che la fuga provenga da una bombola. Nel pomeriggio arriva sul posto il Nucleo Biologico Chimico e Radiologico dei vigili del fuoco per effettuare ulteriori rilievi. Sembrerebbe che (ma si tratta di notizie non ancora ufficiali, ndr) la quantità di gas rilevata non sarebbe stata in grado di provocare il decesso del bimbo. Ma il piccolo per quanto tempo eventualmente avrebbe inalato questo gas? E se in effetti le tracce di gas erano minime nelle rilevazioni effettuate, qual è la soglia che potrebbe risultare fatale per un bimbo di 4 anni? La pediatra avrebbe dichiarato al medico legale che il bimbo godeva di ottima salute, ma che nei giorni precedenti avrebbe avuto sintomi influenzali. Quindi, la domanda sorge spontanea. Una minima inalazione di gas potrebbe aver aggravato uno stato di salute precario o si tratta di pura fatalità? Altro fattore chiave: le condizioni della strada. Il manto della Sp rurale 21 che collega la frazione di Cipampini con le borgate di San Giovanni e Verdi, infatti, versa in uno stato assolutamente pietoso. Una mulattiera a dir poco medievale, impercorribile e piena di buche. Potrebbe questo aver causato un ritardo nell’arrivo dei soccorsi? Potrebbe essere (indipendentemente dalla causa cha ha scaturito il decesso del piccolo Leonida) un elemento da non sottovalutare?

Abbiamo incontrato il sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso. “Soccorsi rapidi determinano certe volte il salvataggio di una vita umana e lo abbiamo visto quanto importante sia accorciare i tempi nell’arrivo dei medici– ha affermato il primo cittadino – e in questo senso la viabilità diventa fondamentale. La strada rurale 21 versa in condizioni pessime. Ci auguriamo che nell’immediato vengano effettuati gli interventi previsti di manutenzione straordinaria. Mi sento di invitare coloro che hanno determinate competenze e responsabilità di accelerare la spesa al fine di avere un netto miglioramento della viabilità e possano attenzionare l’aspetto della sanità del territorio delle Madonie. In questi momenti drammatici ci accorgiamo quanto siamo distanti dai centri più attrezzati e questo dimostra quanto importante sia avere una struttura ospedaliera che possa essere efficiente in tutti i sensi, in particolare nei territori delle aree interne”.

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