C’è una viticoltura sostenibile, futuribile e accessibile grazie a SOStain, ovveroil programma di sostenibilità per la vitivinicoltura in Sicilia promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e da Assovini Sicilia. Al momento sono 40 le aziende associate a SOStain, di cui 24 già certificate, per un totale di 5.703 ettari vitati certificati e 21.342.093 bottiglie anch’esse certificate, che condividono la volontà di sperimentare, nel corso del loro processo produttivo, buone pratiche finalizzate alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità e delle comunità in cui operano. “Abbiamo un obiettivo quello di tutelare il nostro territorio e custodire il ricco patrimonio naturale, economico e sociale della nostra Regione- spiega Alberto Tasca, Presidente della Fondazione SOStain Sicilia -. Un modo di fare rete promuovendo un sistema di pensiero, ma anche un metodo di lavoro che abbia al centro il bene comune e le sinergie tra diversi portatori di interesse”.
La Sicilia è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica, ill protocollo SOStain è un disciplinare che vuole impattare in maniera positiva sull’ecosistema agricolo attraverso buone pratiche in vigna, in cantina e in tutta l’organizzazione. Nello specifico sono dieci i punti salienti a cui tutte le cantine si devono attenere dalla gestione del vigneto inteso come qualità nella gestione delle uve, passando per il divieto del diserbo chimico, l’utilizzo di materiali eco compatibili, l’impiego di materie prime locali, l’utilizzo degli indicatori Viva, limite nel contenuto dei residui, peso specifico delle bottiglie e trasparenza nella comunicazione