Mafia, confiscati beni per 350 mila euro ad un’azienda di trasporti di Caltavuturo

Redazione

Cronaca - Il provvedimento

Mafia, confiscati beni per 350 mila euro ad un’azienda di trasporti di Caltavuturo
L'azienda, secondo gli inquirenti, sarebbe riconducibili a Stefano Albanese, esponente della famiglia mafiosa di Polizzi Generosa

07 Marzo 2024 - 12:21

Beni confiscati per oltre 500 mila euro, riconducibili ad appartenenti a Cosa nostra, a seguito delle indagini svolte dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Palermo. In particolare, sono stati emessi due provvedimenti di confisca di beni: per un valore di circa 350.000 euro a carico di Letteria Caponata e per circa 200.000 euro a carico di Vincenzo Urso.

A Caponata è stata confiscata una società “GL Transport” con sede a Caltavuturo, operante nel settore dei trasporti, irrevocabilmente giudicata tra le disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili a Stefano Albanese arrestato nell’ambito dell’operazione “Cupola 2.0” perché interno alla famiglia mafiosa di Polizzi Generosa. L’inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo, aveva sventato il tentativo di far rinascere la Commissione provinciale di Cosa nostra dopo la morte nel 2017 del suo capo indiscusso, il boss Totò Riina. Vincenzo Urso, è stato arrestato, nell’ ottobre 2017, nell’operazione denominata “Nuova Alba”, della Compagnia di Bagheria, con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia. In particolare nell’ordinanza di custodia cautelare viene contestato il ruolo attivo nelle estorsioni e nelle riscossioni delle somme di denaro destinate al sostentamento degli affiliati detenuti in carcere. La confisca riguarda un appartamento e un appezzamento di terreno ad Altavilla Milicia.

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