Castelbuono, il PD torna a chiedere la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

Redazione

Cronaca - Proposto un consiglio comunale aperto

Castelbuono, il PD torna a chiedere la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Benito Mussolini è cittadino onorario di Castelbuono da 100 anni. Nel 2019 una prima proposta di revoca fu bocciata

04 Aprile 2024 - 12:30

Lo scorso 22 febbraio il circolo del Partito Democratico di Castelbuono è tornato sull’annosa vicenda della cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Castelbuono a Benito Mussolini il 23 maggio del 1924. Una vicenda che già nel 2019 aveva sollevato un polverone quando la richiesta di revoca presentata dall’allora capogruppo del movimento “Democratici per Castelbuono” Andrea Prestianni venne bocciata dal Consiglio Comunale.

Adesso il PD torna alla carica con una proposta di delibera di Consiglio Comunale avente come oggetto “Revoca deliberazione del Consiglio comunale del 23 maggio 1924: Conferimento della cittadinanza onoraria a S.E. On. Mussolini“.

Considerato il precedente, nella nota diffusa dal locale circolo del PD si legge: “Abbiamo ritenuto, prima di rendere nota e divulgare pubblicamente la nostra iniziativa, di procedere coinvolgendo e investendo direttamente della questione i gruppi consiliari che abbiamo incontrato negli scorsi giorni, i quali, in virtù del loro ruolo in Consiglio Comunale, sono nelle condizioni di portare in tale sede istituzionale la discussione sul punto. Cogliamo l’occasione, quindi, per ringraziare tanto il gruppo di maggioranza quanto il gruppo di minoranza per la disponibilità a discutere della proposta. La scelta di proporre tale iniziativa proprio adesso non è affatto casuale. A quanti potrebbero obiettare che la questione non è attuale, utile o contingente, rispondiamo che non solo tale iniziativa non preclude il soddisfacimento di più concrete esigenze della cittadinanza bensì si pone in continuità con un sempre più presente sentimento di cambiamento e rivendicazione dei primari diritti civili e umani.”

“Quest’anno – si legge ancora nella nota – ricorre il centesimo anniversario del barbaro assassinio dell’On. Giacomo Matteotti, segretario politico del Partito Socialista Unitario, rapito e ucciso il 10 giugno 1924 perché aveva denunciato i brogli elettorali e le violenze fasciste, assassinio di cui lo stesso Mussolini si assunse la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto avvenuto. Al contempo, ricorre il centesimo anniversario del conferimento della cittadinanza onoraria di Castelbuono a Benito Mussolini, allora Presidente del Consiglio dei Ministri e Duce del fascismo, con deliberazione del Consiglio Comunale del 23 maggio 1924.”

“Approvare la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini è un gesto coraggioso che non vuole avere l’intento di cancellare la Storia, bensì assume il fine e lo scopo di riaffermare i valori della democrazia, della libertà, dell’antifascismo, con l’auspicio, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, di sapere sempre trarre insegnamento dagli eventi storici per la costruzione di un futuro libero e giusto. Noi siamo fortemente convinti che, in un momento storico-sociale così complesso e in cui rischiano di riaffiorare pericolosi rigurgiti illibertari, sia un dovere morale collettivo quello di preservare l’avvenire da problematici ritorni al passato, seppure in forme diverse. È chiaro che il fascismo, inteso come regime, non tornerà a riaffermarsi ma è preoccupante che moltissimi (anche esponenti di governo) non abbiano del fascismo un’opinione negativa e si rifiutano di condannarlo o, peggio, provano un certo imbarazzo a definirsi antifascisti, nonostante la nostra Costituzione sia massima espressione dell’antifascismo.

Auspichiamo che il prossimo 23 maggio possa celebrarsi un Consiglio Comunale aperto in cui venga discusso all’ordine del giorno tale proposta e che tale evento possa inserirsi nel più complesso e vasto quadro di iniziative politiche e culturali che, come proposto dal movimento della “Costituente per la Castelbuono di domani”, partendo dal 25 aprile, giorno della Festa della Liberazione, fino al 10 giugno prossimo, centenario dell’ uccisione di Giacomo Matteotti, vedano coinvolte e unite tutte le forze politiche, le realtà associative e giovanili castelbuonesi, senza dimenticare le istituzioni scolastiche, insieme all’A.N.P.I. nelle sue varie articolazioni territoriali.

Il Partito Democratico di Castelbuono è presente nel dibattito politico, sociale e culturale e mira a fungere da punto di sintesi, incontro e convergenza in nome del valore della condivisione, del confronto e del dialogo costruttivo”.

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