“Io clicco positivo”: Blufi dice no a bullismo e cyberbullismo

Fabio Di Gangi

Cronaca - L'iniziativa

“Io clicco positivo”: Blufi dice no a bullismo e cyberbullismo
Il sindaco Puleo: "Non sottovalutare la questione, fenomeno ormai assai diffuso"

02 Dicembre 2024 - 16:31

Il comune di Blufi dice no a bullismo e cyberbullismo. Nell’aula consiliare del borgo madonita, un incontro per ribadire un secco no ad ogni forma di violenza e mettere in guardia le nuove generazioni e non solo, sui pericoli che possono nascere in rete, con uno sguardo alle pratiche di prevenzione su fenomeni ormai assai diffusi. Dopo i saluti del primo cittadino Calogero Puleo e del minisindaco Chiara Gulino, sono intervenuti l’assistente sociale Manuela Vaccarella, il capogruppo di maggioranza Domenico Vazzano, il consigliere Domenica Gulino, Paolo Picchio e la referente regionale di Fondazione Carolina Cetty Mannino. “L’invito che voglio fare – spiega il minisindaco Chiara Gulino –  in particolare agli adolescenti, è di stare attenti ai pericoli che si nascondono nel mondo virtuale. Ormai internet è sempre con noi, instaurare relazioni online è sempre più facile. Bisogna quindi curare di più i rapporti personali e chiedere aiuto per qualsiasi difficoltà o disagio senza vergognarsi”.

“L’utilizzo di tutti i dispositivi digitali – dichiara la dottoressa Domenica Gulino – che sono alla portata degli adolescenti, ma anche nel caso degli adulti, se viene fatto senza regole può portare a uno stile di vita a rischio che, come nel caso di uso di alcol o droghe, può provocare dei disagi psicologici molto seri. Da qualche mese, infatti, a Blufi, abbiamo aperto il club alcologico territoriale, che vuole abbracciare e sostenere anche questo tipo di disagio, per provare a trovare insieme nuovi modi per gestirlo attraverso il confronto e la condivisione delle esperienze personali dei partecipanti”. “La cosa più importante – dice Manuela Vaccarella – è fare rete tra di noi, partendo dalla famiglia che è la prima agenzia educativa e poi la scuola”.  La parte più toccante dell’incontro è stata la testimonianza di Paolo Picchio, papà di Carolina, che si è tolta la vita per l’insostenibile peso dell’odio virtuale. “Prima del drammatico gesto – testimonia Picchio – Carolina ha lasciato a tutti noi una lettera di denuncia che rompe il silenzio sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e che ha consentito al Tribunale dei Minori di Torino di avviare il primo processo sul cyberbullismo in Italia e di approvare successivamente la legge 71/17, prima norma in Europa sulla prevenzione e il contrasto al fenomeno”.

“E` importantissimo e indispensabile oggi – riferisce alla platea Cetty Mannino – confrontarsi sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo che, purtroppo, è ancora oggi, molto diffuso tra gli adolescenti. Necessario promuovere la consapevolezza di far parte di una rete di relazioni e la coscienza di vivere un ambiente digitale, approfondendone le principali caratteristiche e disseminando l’importanza del rispetto. E’ utile riflettere sul linguaggio e sulle parole usate nell’ambiente digitale e analizzare gli aspetti giuridici in caso di illeciti online”. ” L’uso dei social network – dice Domenico Vazzano – ha modificato i comportamenti, il modo di comunicare anche dei giovani, che utilizzano la rete non solo come forma di immediata socializzazione, ma anche per esprimere forme di aggressività, di sfida, di provocazione nei confronti dei loro coetanei. Numerosi sono i tavoli di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’Adolescenza, il Ministero della Famiglia, oltre ai canali istituzionali in uso alla Polizia Postale”.

“Un punto di partenza e comunque una giornata ricca di contenuti e riflessioni – ha dichiarato il sindaco Calogero Puleo – giornata alla quale seguiranno ulteriori attività che si terranno nelle scuole e incontri con i genitori, esperienza che abbiamo intenzione di ripetere nel corso del prossimo anno attraverso ulteriori iniziative. Un ringraziamento particolare a tutti gli attori convolti nel progetto. Invito i miei colleghi sindaci e amministratori, i vari organi di governo territoriali, regionali e nazionali, la comunità madonita e le diverse realtà associative presenti nel territorio, di non sottovalutare la questione, partendo da una rilevante considerazione verso un fenomeno che apparentemente potrebbe interessare soltanto una minoranza di adolescenti e di persone, ma che in realtà, interessa e potrebbe interessare seriamente ognuno di noi”.

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