Strage di Monreale, ai funerali delle vittime le lacrime di un intero paese

Redazione

Sicilia by Italpress

Strage di Monreale, ai funerali delle vittime le lacrime di un intero paese

02 Maggio 2025 - 16:45

MONREALE (PA) (ITALPRESS) – Le lacrime di un intero paese che viene a rendere omaggio ai suoi figli, strappati troppo presto alla vita nel modo più crudele possibile: Monreale si stringe attorno a familiari e amici di Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, uccisi a colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica. I funerali dei tre ragazzi si sono celebrati questa mattina nel Duomo, alla presenza di migliaia di persone: all’esterno della chiesa è stato allestito un maxischermo per permettere la visione della cerimonia anche a chi non sarebbe riuscito a entrare.

La risposta della comunità di Monreale non si è fatta attendere e ha voluto dare ulteriore testimonianza del legame stabilito con Massimo, Salvo e Andrea; a piazza Guglielmo II, a pochi metri dal punto in cui si è consumata la sparatoria, non c’è nemmeno un angolo libero. Nel mentre proseguono le indagini per individuare i complici di Salvatore Calvaruso, al momento unico accusato della strage.

Un lungo applauso, intriso di commozione e richieste di giustizia, ha accompagnato l’entrata dei feretri nel Duomo: l’uscita è stata invece celebrata, oltre che con un nuovo applauso, con il volo di palloncini bianchi nel cielo di Monreale. Le bare dei tre ragazzi sono state quindi portate sul luogo della sparatoria. “Essere qui, davanti ai corpi senza vita di Andrea, Salvatore e Massimo, ci pone brutalmente di fronte alla gravità della situazione sociale nella quale siamo immersi, caratterizzata troppo spesso dalla violenza – sottolinea nell’omelia l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, – Non sappiamo più parlare, dobbiamo urlare; non sappiamo più dialogare, dobbiamo inveire; non sappiamo ascoltare, dobbiamo imporci. Da qui, agli atti di violenza fisica e di morte il passo è veramente breve come ci mostra la cronaca quotidiana. Pare che nessun luogo o comunità possa essere immune da un tale contagio di violenza! Dobbiamo compiere una decisa e radicale inversione di marcia. Ma da dove partire? Il Vangelo che è stato proclamato, ci ha riportati ai piedi del Santissimo Crocifisso al quale, da 400 anni, Monreale con fede chiede grazia”.

“Noi sappiamo che la croce è salvezza, che il sacrificio di Cristo ci ha donato la vittoria sulla morte, sappiamo che stiamo celebrando la vita, ma ne avvertiamo, della croce, anche lo scandalo. Le morti di Andrea, Salvatore e Massimo ci interrogano: perché tanta ingiustizia? Perché tanta violenza? In questa celebrazione ripetiamo la richiesta che martedì sera è risuonata più volte per le strade di Monreale: giustizia”. Isacchi si rivolge poi ai familiari delle vittime: “Carissime mamme Antonella, Giusi e Debora; carissimi papà Mario, Giacomo ed Enzo; fratelli e sorelle, famigliari tutti; carissimi amici di Andrea, Salvatore e Massimo, carissimi fratelli e sorelle che ci sentiamo feriti nell’intimo, la Parola di Dio, non dà risposte, ma indica la strada possibile per porre un limite chiaro all’ingiustizia e per promuovere un modo giusto di abitare la terra. È questa la novità del Vangelo, la potenza del Crocifisso, il compito della Chiesa e di ogni battezzato: non prepararsi per andare in cielo, ma un agire per portare il cielo sulla terra perché la vita umana sia sempre più conforme a quella di Dio instaurando la giustizia che è pace, vita e salvezza per tutti”.

Per il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, intervenuto nelle battute finali della cerimonia, “sono davvero infinite le domande che ognuno di noi si è posto in questi giorni e forse rimarranno orfane di risposte: se oggi la nostra città è in ginocchio non è per paura, ma per commemorare questi splendidi ragazzi e il coraggio che hanno avuto. Massimo, Andrea e Salvo non sono stati ammazzati, ma si sono sacrificati: quella sera le cose sarebbero potute andare molto peggio, è a loro che dobbiamo ispirarci per tornare a camminare e respirare libertà”.

– foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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