Finanziati dalla Regione Siciliana interventi di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica in alcuni comuni delle Madonie e, nello specifico, a Caccamo, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, Scillato e Sclafani Bagni. I lavori, permetteranno di migliorare i livelli di assorbimento elettrico, diminuendo la quantità di energia consumata dai lampioni e dagli altri sistemi utilizzati per illuminare strade, piazze e aree pubbliche. I fondi, pari a 2.176.500 euro, sono finanziati dall’assessorato regionale dell’Energia, con risorse dell’Azione 4.1.3. del Po Fesr Sicilia 2014-2020, riprotetti nella Sezione speciale 2 del programma Psc. La fine dei lavori è prevista per il 2026.
Le operazioni, prevedono la sostituzione dei corpi luminosi e l’efficientamento mediante attività di ripristino e rinnovamento sulle apparecchiature di maggior pregio e situate nei centri storici. Nel dettaglio, verranno installati dispositivi che consentano una corretta accensione e regolazione degli impianti e realizzati interventi finalizzati al risparmio energetico.
“Sono molto soddisfatto di questo risultato – dice l’assessore Francesco Colianni – perché finalmente sono state sbloccate risorse importanti e molto attese dai Comuni interessati. Ridurre l’assorbimento elettrico significa risparmiare energia, abbatterne i costi e diminuire l’impatto ambientale della pubblica illuminazione. Questi interventi, quindi, rientrano a pieno titolo nella direzione segnata dalla politica energetica del governo Schifani, che mira a ridurre il fabbisogno delle utenze regionali, con il duplice vantaggio di semplificare la loro decarbonizzazione e liberare risorse economiche che potranno essere utilizzate per altre finalità”.
Gli otto comuni madoniti, sono stati individuati dopo una ricognizione effettuata da Sosvima, in qualità di coordinatore tecnico, che ha consentito di prendere in esame tutti gli impianti di illuminazione pubblica e quindi di candidare quelli per i quali i comuni hanno manifestato l’intenzione e l’interesse ad aderire. L’Unione Madonie, capofila dei comuni dell’area interna, chiamata a sottoscrivere l’accordo di programma quadro per l’attuazione della “Strategia d’Area”, in rappresentanza dei 21 comuni, è anche il soggetto titolare dell’intervento.