Si è concluso con successo il workshop internazionale “Territorial Innovation – Urban Amplifiers”, promosso nell’ambito del programma europeo Erasmus+ BIP – Blended Intensive Programme. Cinque giorni di intenso lavoro, confronto e progettazione che hanno coinvolto studenti e docenti di sette università europee: Università degli Studi di Palermo, Leibniz University Hannover, College of Arts and Design of Barcelona, Estonian Academy of Arts, TU Delft, University of Ljubljana e Università Politecnica delle Marche.
Organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Unipa, il workshop ha avuto come focus la città di Palermo, analizzata nelle sue complessità urbane, sociali, economiche e ambientali. I partecipanti, suddivisi in gruppi interdisciplinari, hanno lavorato a proposte innovative di rigenerazione urbana per quattro aree simboliche del centro storico: Vucciria, Kalsa, Albergheria e Gran Cancelliere.
Ogni quartiere è stato studiato come un laboratorio a cielo aperto:
- Alla Vucciria, i progetti hanno puntato a riconnettere spazi e comunità, valorizzando luoghi in attesa di trasformazione e proponendo una nuova identità visiva del quartiere attraverso il design.
- Alla Kalsa, l’attenzione si è concentrata sull’equilibrio tra vita quotidiana e turismo, con interventi per piazza Magione, l’ex Collegio di Santa Maria della Sapienza e altre aree dismesse, immaginando una rete urbana coesa e vivibile.
- All’Albergheria, i progetti hanno riletto il ruolo del mercato di Ballarò, unendo la sua vocazione turistica a nuove funzioni sociali e inclusive, migliorando la qualità degli spazi pubblici.
- Nella zona del Gran Cancelliere, via del Celso e piazza delle Vergini, le proposte hanno sottolineato il valore delle connessioni culturali e formative, riscoprendo simbolicamente e progettualmente il ruolo dell’acqua come elemento rigenerativo per i luoghi e per le comunità.
A supportare l’iniziativa in qualità di partner territoriale è stata Acqua Geraci, da sempre sensibile ai temi della sostenibilità e dello sviluppo responsabile. Il coinvolgimento dell’azienda si inserisce all’interno della sua strategia di responsabilità sociale e ambientale, in coerenza con l’Obiettivo 11 dell’Agenda Onu 2030, dedicato a città e comunità sostenibili, e con i principi Esg (Environmental, Social, Governance), che promuovono collaborazioni virtuose tra imprese, università e istituzioni pubbliche. Una sinergia che ha reso il workshop non solo un’esperienza formativa di valore internazionale, ma anche un concreto passo avanti verso un’innovazione urbana inclusiva e sostenibile.