Crisi politica a Campofelice, il sindaco apre al dialogo, ma le opposizioni replicano: “Nessun accordo”

Fabio Di Gangi

Cronaca - L'appello

Crisi politica a Campofelice, il sindaco apre al dialogo, ma le opposizioni replicano: “Nessun accordo”
Il primo cittadino, ha annunciato di voler avviare un giro di "consultazioni", ma nessuno dei gruppi ha accettato l'invito

27 Maggio 2025 - 15:11

Non accenna a rientrare la crisi politica a Campofelice di Roccella. Dopo la presa di distanza dal gruppo “Uniti per cambiare”, guidato dal sindaco Peppuccio Di Maggio, dei consiglieri Giovanni Venturella, Antonella Parisi e Giuseppe Pecoraro che, formalmente, si sono dichiarati indipendenti, lo stesso primo cittadino, ha annunciato di voler avviare un primo giro di “consultazioni” per ridare una stabile maggioranza in Consiglio comunale alla cittadina madonita.

“Chiedo un bagno di umiltà – ha sottolineato Di Maggio – un appello alla responsabilità di fronte ad una situazione drammatica che vive Campofelice. Inizierò un percorso di consultazioni con i vari gruppi consiliari, è giunto il momento di mettere da parte le chiacchiere. Non cogliere il mio invito, significherebbe assumersi una responsabilità storica per il presente e il futuro del nostro paese”.

“Un progetto politico naufragato – avevano affermato Venturella, Parisi e Pecoraro – il sindaco e i suoi assessori hanno chiuso tutte le porte e non hanno mai comunicato con i consiglieri”. Secondo il primo cittadino, però, alla base della crisi non vi siano motivazioni politiche, bensì di altra natura: “Esaminando le dichiarazioni fornite – continua Di Maggio – si può constatare che non è una semplice crisi politica, questa non è una crisi politica come le altre.”

Con un secco “no, grazie”, i consiglieri indipendenti hanno declinato l’invito del primo cittadino: “Nessun passo indietro – chiosano gli ex componenti della maggioranza – il sindaco rassegni le proprie dimissioni e lasci che siano gli elettori a stabilire chi dovrà governare il paese. In cosa consisterebbe il proferito ‘bagno di umiltà’ semplicemente accennato dal sindaco e dallo stesso non esplicato in alcun modo? Il primo cittadino ha tradito la nostra fiducia e i principi di trasparenza e partecipazione”. Forte e chiaro, il riferimento alla questione Sogert (LEGGI QUI): “La Giunta comunale aveva già deciso di mettere le mani nelle tasche dei nostri concittadini – attaccano Venturella, Parisi e Pecoraro – più di mille pignoramenti effettuati, il tutto senza mai aver attivato uno sportello preposto all’interno degli uffici comunali. Un bagno di umiltà che, il nostro sindaco, avrebbe dovuto effettuare nei confronti dei cittadini, smarriti e senza riferimenti. Motivazioni molto più che politiche, il progetto è ormai fallito”. “La Sogert, come tutte le agenzie di riscossione, agisce autonomamente – aveva spiegato Di Maggio – è nostro dovere aiutare i nostri cittadini in difficoltà”.

Sbatte la porta anche il gruppo di minoranza “Campofelice adesso”: “Ascolteremo il sindaco in Consiglio comunale – ha commentato Giulio Giardina – a causa di impegni personali dei componenti del gruppo non abbiamo potuto partecipare all’incontro, anche se riteniamo non necessario un dialogo in privato. Visioni assolutamente opposte, anche dal punto di vista finanziario. Non faremo da stampella a nessuno, vista la crisi, il primo cittadino dovrà proporre apertamente le sue intenzioni”.

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