È finito agli arresti domiciliari il sindaco di Resuttano, Rosario Carapezza, coinvolto in un’inchiesta condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta. L’indagine riguarda presunti illeciti legati ad appalti pubblici e affidamenti diretti avvenuti tra il 2019 e il 2020.
Oltre a Carapezza, sono indagati anche il capo dell’ufficio tecnico del Comune e altri due impiegati comunali, per i quali non sono state disposte misure restrittive. Complessivamente, gli indagati sono sette: tra le misure cautelari notificate vi sono la sospensione dai pubblici uffici per 12 mesi e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.
Le accuse, a vario titolo, comprendono turbata libertà degli incanti e falso ideologico in atto pubblico. In particolare, Carapezza è indagato per aver commesso falso ideologico nella sua veste di pubblico ufficiale. Carapezza, già assolto nel 2023 da un’accusa di corruzione elettorale, era stato eletto consigliere provinciale nella lista dei sindaci civici. L’inchiesta fa luce su una gestione opaca degli appalti pubblici in un piccolo comune dell’entroterra siciliano e potrebbe allargarsi ulteriormente nelle prossime settimane.