La rete Internet a banda ultra larga arriva nelle aree bianche delle Madonie

Redazione

Cronaca - Inclusione digitale

La rete Internet a banda ultra larga arriva nelle aree bianche delle Madonie
L’iniziativa è stata finanziata nell’ambito del Piano di azione locale “Comunità Rurali Resilienti”

18 Giugno 2025 - 10:36

Un importante passo avanti verso l’inclusione digitale delle aree interne delle Madonie. Il prossimo 23 giugno, presso il Rifugio “Lo Scoiattolo” di Piano Battaglia, in presenza di Fulvio Bellomo, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, e Bruno Lo Bianco, Dirigente del Servizio 3 “Multifunzionalità e Diversificazione in Agricoltura – Leader”, verranno presentati i risultati di un ambizioso progetto di digitalizzazione promosso dal Gal Isc Madonie. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del Piano di azione locale “Comunità Rurali Resilienti”, ha permesso di colmare il divario digitale che per anni ha penalizzato i territori rurali siciliani.

Le Madonie rappresentano uno dei tanti esempi di aree interne italiane afflitte da un grave ritardo infrastrutturale rispetto alle medie nazionali e del Mezzogiorno. Tale debolezza, che riguarda sia le infrastrutture materiali (reti stradali e ferroviarie) che quelle immateriali (banda larga e reti telematiche), ha pesantemente condizionato le condizioni economiche e sociali delle comunità locali. Le imprese agricole e turistiche, in particolare, hanno visto limitate le loro potenzialità di crescita a causa della mancanza di connettività adeguata. Per contrastare questa situazione, nel 2015 è stato approvato il piano strategico nazionale Bul (Banda Ultralarga), con l’obiettivo di garantire connessioni ad almeno 30 Mbps e, ove possibile, ad almeno 100 Mbps su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, nelle cosiddette “Aree Bianche” – zone in cui i fornitori privati non trovano conveniente investire – il divario digitale è rimasto una sfida aperta fino ai giorni nostri.

Nell’ambito della sottomisura 19.2/7.3 del PSR Sicilia 2014-2022, il Gal Isc Madonie ha investito risorse mirate per rafforzare il sistema infrastrutturale tecnologico e logistico delle aree rurali. Il progetto, realizzato in coordinamento con l’Agenzia Regionale per l’Innovazione Tecnologica (A.R.I.T.) e Infratel Italia S.p.A., si inserisce in un quadro più ampio di iniziative europee, nazionali e regionali volte a raggiungere gli obiettivi NGN (Next Generation Networking) di Europa 2020.

Gli interventi hanno riguardato la creazione di una rete a maglia, resiliente e ridondata sia in fibra ottica che in tecnologia PTP radio. Questa infrastruttura garantisce connessioni fino a 200 Mbps, assicurando livelli di sicurezza e affidabilità elevati. In particolare, il progetto copre l’ultimo miglio, completando gli investimenti già avviati nell’ambito del “Progetto Nazionale Banda Ultra Larga” e del “Piano Italia 1G” finanziato dal Pnrr. Grazie all’intervento, sono stati attivati una serie di servizi essenziali per la popolazione rurale, le imprese e i turisti: traffico Dati: connessioni veloci e stabili per uso personale e professionale; traffico telefonico VoIP: comunicazioni vocali tramite tecnologia avanzata; WiFi pubblico gratuito: hotspot installati nell’area di Piano Battaglia e nei comuni interessati dal progetto. Il WiFi pubblico, inoltre, è stato integrato nei progetti Free Italia Wifi e Wifi Italia del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), ampliando la portata e l’accessibilità della rete.

La diffusione della Banda Ultralarga nelle aree rurali delle Madonie avrà effetti trasversali, migliorando la sicurezza e l’efficienza in diversi settori. Sicurezza agricola: monitoraggio in tempo reale delle colture e degli animali allevati; Sicurezza del territorio: prevenzione e gestione di eventi catastrofici come incendi, frane e smottamenti; Sicurezza dei cittadini: trasmissione immediata di informazioni relative a emergenze sanitarie, furti ed effrazioni; Digitalizzazione delle imprese: possibilità di eseguire operazioni telematiche obbligatorie, utilizzare Pos per pagamenti e automatizzare processi produttivi.

L’impresa erogatrice del servizio si è impegnata a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura per i prossimi 20 anni, assicurando continuità e affidabilità nel tempo. Un investimento che va oltre la semplice fornitura di connettività, puntando a costruire un ecosistema digitale sostenibile e resiliente. “Con questa iniziativa – spiegano dal Gal Isc – le Madonie si confermano un laboratorio di innovazione, dimostrando che anche i territori più remoti possono diventare protagonisti della transizione digitale”. Come sottolineato da Fulvio Bellomo, “la digitalizzazione non è solo una questione tecnologica, ma un fattore chiave per garantire equità e opportunità a tutte le comunità, indipendentemente dalla loro collocazione geografica”.

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