Si è tenuta ieri mattina la prima commemorazione ufficiale in memoria del carabiniere Daniele Satariano, “Medaglia di Bronzo al Valor Civile”, caduto l’11 giugno 1945 a soli 21 anni durante un’operazione di polizia nel piccolo centro madonita. Alla cerimonia hanno preso parte il comandante della Compagnia dei carabinieri di Lercara Friddi, Capitano Carlo Colicchio, il sindaco di Valledolmo, Angelo Conti, e l’ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Ignazio Buzzi, accompagnato da una delegazione dell’Anc. Nell’aula consiliare del Municipio, dopo un minuto di silenzio in onore dei militari dell’Arma caduti nell’adempimento del dovere – con particolare riferimento al Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie – è stato ricordato il coraggio straordinario del giovane Satariano.
Appena giunto a Valledolmo da Termini Imerese, nonostante fosse stremato da un lungo viaggio, il carabiniere chiese di poter prendere parte a un’operazione ad alto rischio contro una banda armata responsabile di numerosi delitti nella zona. Grazie anche al suo contributo, l’azione ebbe esito positivo, portando alla cattura del noto capobanda Pasquale Iannuzzo e di un suo affiliato. Ma durante il rientro in caserma, i militari furono vittime di un’imboscata. Daniele Satariano fu colpito da una raffica di mitra e perse la vita. Al termine della cerimonia in Comune, le autorità presenti hanno deposto una corona d’alloro presso il monumento ai caduti del paese.
Nato a Termini Imerese il 26 novembre 1924, il gesto eroico e la dedizione al dovere gli valsero, nel 1946, la Medaglia di Bronzo al Valor Militare. La motivazione ufficiale ricorda la sua “decisa azione di fuoco” e il “sereno sprezzo del pericolo”, che lo resero un esempio di virtù militari e umana abnegazione. Nel maggio 2015, l’amministrazione comunale di Termini Imerese gli ha intitolato una piazza lungo via Guglielmo Marconi. Ma è proprio a Valledolmo, dove perse la vita per difendere i cittadini, che il suo ricordo assume oggi un significato ancora più profondo.