Le Madonie finiscono sotto la lente d’ingrandimento della Regione Siciliana: nove Comuni del comprensorio sono stati commissariati per il mancato rispetto dei termini previsti per l’approvazione del rendiconto di gestione 2024. Il provvedimento, firmato dall’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina, coinvolge: Blufi, Campofelice di Roccella, Cerda, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Scillato e Scalfani Bagni. Un numero rilevante per un territorio che, pur nella sua frammentazione amministrativa, si è sempre distinto per l’attenzione verso la gestione pubblica. Tuttavia, il ritardo nell’approvazione del rendiconto – che rappresenta uno strumento fondamentale di trasparenza contabile – ha reso inevitabile il commissariamento.

Commissari ad acta già nominati

A sostituire temporaneamente le amministrazioni locali saranno commissari ad acta, funzionari del servizio ispettivo del Dipartimento regionale delle Autonomie locali. Il loro compito sarà quello di: verificare l’effettiva inadempienza del Comune; procedere, se necessario, all’approvazione del rendiconto; restare in carica fino alla conclusione dell’iter da parte del consiglio comunale.

“Il rendiconto di gestione non è solo un obbligo di legge – ha spiegato l’assessore Andrea Messina – ma uno strumento essenziale per garantire trasparenza, regolarità e responsabilità nella spesa pubblica”. Il commissariamento, ha aggiunto, “rappresenta un’ultima ratio, adottata dopo ripetuti solleciti formali. Il nostro obiettivo resta quello di supportare gli enti locali, affinché possano tornare alla piena regolarità contabile”.

Nonostante il dato ancora preoccupante, la Regione segnala un calo del 25,42% nel numero di Comuni inadempienti rispetto al 2023, quando furono 236. Quest’anno i Comuni commissariati sono 176, a conferma – secondo l’assessorato – di una maggiore attenzione gestionale da parte degli enti locali, pur con margini di miglioramento.