Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Palermo ha dato ragione al Comune di Gangi e all’ottica “V. C.”, rigettando il ricorso presentato da un’altra attività, che si opponeva all’apertura di una nuova ottica nel borgo madonita.
Tutto è iniziato nel marzo 2024, quando i titolari della nuova impresa hanno presentato la documentazione necessaria (Scia) per avviare la sua attività. Il Suap Madonie Associato ha confermato che la richiesta era regolare. Tuttavia, un’ottica già presente nel Comune, ha provato a fermare l’apertura con una diffida e poi con un ricorso al Tar. Secondo l’ottica, l’apertura della nuova attività non era legittima. Ma il Comune, assistito dall’avvocato Girolamo Rubino, ha dimostrato che la legge attuale non richiede più autorizzazioni specifiche per aprire un’ottica: l’attività è stata liberalizzata grazie a una nuova norma regionale. Anche la nuova ottica V.C, difesa dall’avvocato Gandolfo Blando, si è costituita in giudizio.
Dopo aver esaminato tutti i documenti e unito due diversi ricorsi sul caso, il Tar ha stabilito che non c’erano irregolarità. I giudici hanno ritenuto infondati i motivi del ricorso e hanno condannato l’ottica già presente a Gangi e che era aveva presentato la diffida, al pagamento di 3.000 euro (più accessori) in favore sia del Comune di Gangi sia della nuova attività di ottica che, potrà continuare a lavorare tranquillamente nel territorio di Gangi. Foto di Luigi Chiesa Wikipedia