Tumminello replica a Marciante: “Il turismo a Cefalù non è una minaccia, anzi…”

Redazione

Cronaca - Le parole del primo cittadino

Tumminello replica a Marciante: “Il turismo a Cefalù non è una minaccia, anzi…”
Il primo cittadino difende la sua città e i suoi cittadini

07 Agosto 2025 - 16:24

Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, alle parole (anche forti) del vescovo Giuseppe Marciante pronunciate durante le celebrazioni del Santissimo Salvatore (leggi questo articolo). Pubblichiamo il testo in forma integrale

Desidero anzitutto ringraziare Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Marciante per le parole pronunciate al termine della solenne processione del Santissimo Salvatore. Le sue riflessioni, dense di passione pastorale e di attenzione alla nostra comunità, meritano ascolto e rispetto. Tuttavia, nella responsabilità del mio ruolo istituzionale, non posso tacere alcune considerazioni, dettate non da spirito polemico, ma dalla necessità di offrire alla cittadinanza un quadro equilibrato e veritiero della realtà cefaludese. È vero: Cefalù oggi è una città profondamente segnata dal turismo. Ma il turismo non è un’invasione o una minaccia, bensì la principale fonte di lavoro, di reddito e di sviluppo per migliaia di famiglie. La nostra economia si regge su un sistema complesso e vitale, che comprende ristorazione, accoglienza, servizi e commercio. Interi nuclei familiari trovano dignità e sostentamento in questo settore, che non possiamo né ignorare né banalizzare. Tanti giovani hanno trovato nell’economia e nell’indotto turistico stimolo all’impresa e al lavoro.

Le criticità che accompagnano i flussi turistici – la pressione sui servizi, il tema del decoro, la gestione dello spazio pubblico – sono reali, e l’Amministrazione comunale se ne fa carico ogni giorno con azioni concrete e dialogo con tutti gli attori coinvolti. Ma non possiamo dimenticare che dietro ogni ombrellone, ogni tavolino, ogni casa vacanza, ci sono cittadini onesti che lavorano, che investono, che contribuiscono al benessere collettivo, il tutto in un quadro di regole. La carenza di alloggi a lungo termine è una questione seria e non nuova. È frutto di una dinamica nazionale e globale che investe ogni località turistica e che non si risolve colpevolizzando chi, legittimamente, mette a reddito un immobile. Non esiste in tutta Italia una norma quadro che possa legittimare limitazioni, anzi recenti sentenze del Consiglio di Stato affermano il pieno diritto costituzionale di poter fruire liberamente, ferme restando le norme di settore, della proprietà privata.

La nostra Amministrazione vuole concretamente agire sul tema e vuole favorire, nei limiti delle possibilità tecniche, l’accesso alla casa per le giovani coppie, nonché misure che possano incentivare la scelta dei proprietari di immobili di preferire contratti di locazione lunghi. Ma fermare lo sviluppo per salvaguardare un’immagine idealizzata del passato sarebbe un errore. Cefalù è cambiata perché la società tutta è cambiata. Cefalù non deve diventare un museo né una città vetrina, ma rimanere viva, pulsante, accogliente. In questo senso anche la Ztl non è uno strumento di esclusione, bensì un modo per tutelare il centro storico e le sue bellezze, aprendolo in modo regolato e garantito ai soli residenti. E proprio per questo, nel rispetto del ruolo della Chiesa, tengo a ricordare – senza alcuna ironia – che anche la Curia gestisce attività di ricezione per pellegrini e visitatori, con tariffe congrue e servizi moderni. Anche questo è turismo, anche questa è economia, virtuosa e legittima.

Quanto al decoro urbano e ai comportamenti inadeguati, il Comune è impegnato quotidianamente attraverso la Polizia Municipale in un’azione di prevenzione e vigilanza. Ma la soluzione non può essere affidata solo al controllo: serve educazione civica, collaborazione da parte degli operatori, rispetto da parte di tutti. E serve anche un linguaggio che costruisca, che aiuti a comprendere senza esasperare o generalizzare. Tanti, per lo più giovani, non possono permettersi sempre un pranzo al ristorante, consumano velocemente un panino o un gelato, ma non per questo oltraggiano o bivaccano.

Ho apprezzato molto, invece, il forte richiamo del Vescovo alla solidarietà, all’inclusione, alla cura degli anziani e dei giovani fragili. Sono temi che ci vedono impegnati fianco a fianco con la Diocesi e con tante realtà associative del territorio, in uno spirito di collaborazione costruttiva. In questo spirito – con fermezza ma anche con sincera apertura – rinnovo l’impegno dell’Amministrazione a proseguire nel dialogo con tutte le istituzioni, a cominciare dalla Chiesa locale, con l’unico obiettivo di servire il bene comune di Cefalù e dei suoi abitanti, nessuno escluso. Che la festa del Santissimo Salvatore ci ricordi che la nostra città può e deve essere casa accogliente, giusta, solidale – per chi vi abita, per chi vi lavora e per chi la visita.

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