“Le Madonie come modello per la salute ambientale e riproduttiva” è il titolo del convegno che si è tenuto a Gangi, Petralia Soprana e Geraci Siculo – tre dei borghi più belli di Italia – nei giorni 20 e 21 settembre 2025. Continua così il percorso innovativo che da tempo il progetto EcoFoodFertility, coordinato dall’Uro-Andrologo napoletano Luigi Montano, ha avviato in collaborazione con la Società Italiana della Riproduzione Umana (Siru) e in partenariato con Rinascere nei Borghi, a partire dalle due edizioni nazionali precedenti tenutesi a Zungoli (AV), il primo Borgo ad ospitare la manifestazione dando vita al percorso. In linea con l’interdisciplinarietà di azione che da sempre contraddistingue EcoFoodFertility, quest’anno, in occasione della Giornata Nazionale della Fertilità, si è tornati dunque a parlare di spopolamento dei borghi rurali, salute ambientale e riproduzione umana, approfondendo il nesso cruciale tra la salute dell’ecosistema, il benessere delle comunità e la salute riproduttiva.
Le Madonie, con il ricco patrimonio naturale e culturale e le dinamiche demografiche emblematiche, sono così divenute un caso di studio esemplare per riflettere su modelli di rinascita sostenibile affrontando temi centrali per il futuro del Paese, quali:
- Calo della fertilità e infertilità di coppia;
- Declino demografico e spopolamento delle aree interne;
- Sostenibilità ambientale e tutela del patrimonio naturale;
- Educazione e formazione delle nuove generazioni sulle tematiche della salute riproduttiva e della sostenibilità;
- turismo rurale, energie rinnovabili e infrastrutture digitali.
Il Convegno è stato patrocinato dai Comuni di Gangi, Geraci Siculo e Petralia Soprana, Borghi più Belli d’Italia, Rete Federsanità, Federazione Italiana Società Medico-Scientifiche, Fondazione della Natalità, Forum Nazionale delle Famiglie, Rete Fertilità delle Madonie.
Tema principe del convegno è stato lo studio condotto da Rosaria Vena, ginecologa della rete EcofoodFertility, sul territorio madonita, zona a basso impatto ambientale insieme alla valle Alto Medio Sele, confrontato con altre zone ritenute ad alto impatto ambientale come Brescia, Vicenza, Modena, Valle del Sacco e la cosiddetta terra dei fuochi. Lo studio preliminare, condotto su giovani dai 18 ai 22 anni, ha dimostrato la migliore qualità del seme nelle zone con una qualità ambientale più elevata, come appunto l’area delle Madonie. Lo studio si propone di ampliare la casistica per poter eventualmente confermare i dati ottenuti, supportandoli con altre indagini da realizzare in collaborazione con le scuole di istruzione superiore del territorio, Isis Giuseppe Salerno e Isis Pietro Domina. Le giornate del convegno itinerante hanno visto la partecipazione di medici, di studiosi di vari versanti disciplinari, dei Sindaci del territorio, delle ASL, dei professionisti del mondo della scuola, studenti, mentre agricoltori vecchi e nuovi hanno illustrato l’esperimento degli orti sociali, che propongono una coltivazione della terra sana e socialmente partecipata. A questo proposito gli orti delle Madonie entreranno nell’immediato futuro nella rete degli orti eubiotici (orti della fertilità) sostenuti dal progetto EcoFoodFertility.
L’idea di salute riproduttiva proposta dal progetto EcoFoodFertility va ben oltre gli indicatori classici di salute e benessere e si rivolge più ampiamente a costruire e rinsaldare un’etica di salvaguardia dell’ambiente, tutela della vita e tessitura di rapporti sociali cooperativi e solidali che proprio dai piccoli borghi potrebbero essere di stimolo per un cambio di rotta etico e culturale, sempre più urgente.