Il Museo della Targa Florio di Collesano si prepara a vivere una giornata di grande rilievo per il motorismo storico: mercoledì 15 ottobre, in occasione della Targa Florio Classica 2025, arriverà in visita ufficiale la prestigiosa Scuderia Sports Zagato, con circa trenta partecipanti. L’evento, atteso da appassionati e cultori delle auto d’epoca, si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il 60° anniversario della Lancia Fulvia Sport Zagato, icona nata nel 1965 e protagonista di memorabili imprese agonistiche, tra cui la sua prima vittoria di classe nel 1968.
Per la prima volta il Museo accoglierà l’Ingegnere Andrea Zagato, amministratore delegato di Zagato, erede della storica dinastia di design automobilistico, accompagnato dalla moglie Marella Rivolta di Iso, anch’essa rappresentante di una nobile tradizione motoristica. I due sfileranno tra i presenti a bordo di una Lancia Fulvia Sport 1600 Zagato del 1971, nella vivace livrea Rosso Palermo, capeggiando una selezione di Fulvia Sport Zagato e altri modelli storici, tra cui alcune Porsche d’epoca.
Questo raduno, promosso dalla Scuderia Sport sotto la guida del presidente Mark Gessler, nasce dalla volontà di coniugare passione, cultura e tutela del patrimonio automobilistico italiano, in un contesto che unisce memoria e modernità. La visita culminerà con un pranzo all’Agriturismo Casale Drinzi, dove sapori e accoglienza madoniti daranno ulteriore valore all’occasione celebrativa.
“Per noi di Collesano accogliere Andrea Zagato e la Scuderia Sports significa molto più di una visita: è il ritorno a casa di una storia che ci appartiene – ha commentato il direttore e conservatore del Museo, Michele Gargano -. La Targa Florio scorre nelle vene di questa terra, e ogni volta che un’auto storica risale le nostre strade, è come se il passato tornasse a parlare al presente. È un’emozione che coinvolge tutta la comunità, un orgoglio che va oltre i motori: è il cuore delle Madonie che batte più forte”.
Il Museo della Targa Florio, fedele custode della corsa più antica al mondo, conferma ancora una volta la sua vocazione di baluardo culturale e punto di riferimento per generazioni, storie e territori che continuano a rinnovare la magia del mito automobilistico siciliano.