Il modello è stato illustrato attraverso dati, esperienze e risultati che ne dimostrano l’efficacia ambientale ed economica: un sistema capace di trasformare un rifiuto pericoloso in una risorsa preziosa, contribuendo in modo concreto alla tutela dell’ambiente. Sempre più Paesi guardano all’esperienza italiana come a un esempio virtuoso da seguire per la gestione sostenibile dei rifiuti.
“Come ogni anno, CONOU – afferma all’Italpress il presidente Riccardo Piunti – è presente a Ecomondo, portando al centro dell’attenzione il valore del proprio modello organizzativo. L’obiettivo di questa edizione è dare ancora maggiore enfasi a un sistema che non propone un prodotto, ma un modello di successo: quello del consorzio unico e autonomo, posto al centro della filiera per garantire efficienza, trasparenza e sostenibilità”.
Questo approccio, spiega Piunti, rappresenta “la chiave del successo dell’Italia in Europa nel settore del recupero e della rigenerazione degli oli minerali usati. In Italia viene raccolta la totalità degli oli usati, e il 98% di essi è rigenerato, tornando a nuova vita come base lubrificante. In altri Paesi europei, invece, la raccolta è meno completa e solo circa il 60% degli oli viene rigenerato, mentre il resto è destinato alla combustione.
Questa differenza, significativa e strutturale, è il risultato diretto del modello consortile italiano, capace di coniugare efficienza ambientale ed economica. CONOU intende raccontare, condividere e dimostrare che questo modello organizzativo è realmente vincente: una prova concreta che l’economia circolare non è un’idea astratta, ma una realtà possibile”.
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