Gangi, confronto sulla nuova legge per la montagna: strategie per rilanciare le Madonie

Fabio Di Gangi

Cronaca - A Palazzo Bongiorno

Gangi, confronto sulla nuova legge per la montagna: strategie per rilanciare le Madonie
L'evento promosso dal coordinamento provinciale di Italia Viva

09 Novembre 2025 - 14:14

Si è tenuto a Palazzo Bongiorno, a Gangi, un incontro tra gli amministratori del territorio per discutere sulla nuova legge per la montagna e il patto tra aree interne e zone costiere.

Il convegno, promosso dal coordinamento provinciale di Italia Viva, un’occasione per sottolineare i punti cardine per rilanciare le zone montane, evidenziandone – secondo gli organizzatori – le carenze e i progetti per le Madonie e per le aree costiere limitrofe. Dalla cooperazione tra comuni di mare e territori interni con promozione turistica, enogastronomia e cultura, ai servizi, sanità e sicurezza. Sul tavolo, le sfide per rilanciare un territorio assai ampio, conviviale e ricco di storia, ormai frastornato da un fenomeno di spopolamento senza precedenti e nascite ormai al lumicino. Al tavolo, hanno partecipato anche i senatori Enrico Borghi e Dafne Musolino, accompagnati dall’onorevole Davide Faraone. L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL VIDEO

Uno sguardo anche al disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, che ha ricevuto il via libera definitivo dal senato lo scorso 10 settembre. Con questo voto, l’Italia si dota di una nuova cornice legislativa per le aree montane, la prima organica da oltre trent’anni. Il provvedimento prevede lo stanziamento di circa 200 milioni di euro all’anno, per il triennio 2025-2027, da destinare a una serie di interventi nei territori montani. Le risorse, secondo il testo approvato, andranno a finanziare servizi essenziali come la sanità e l’istruzione, con incentivi specifici per medici, operatori sanitari e insegnanti disposti a lavorare nei comuni montani. Ulteriori fondi saranno indirizzati ad agricoltura, mobilità, infrastrutture digitali e turismo, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli abitanti e rendere più attrattivi territori che negli ultimi decenni hanno sofferto di spopolamento e marginalizzazione.

Uno degli elementi centrali della legge è la definizione normativa di “montagna”, che stabilisce criteri precisi per individuare i comuni beneficiari delle misure. Una scelta che, nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe evitare la dispersione di risorse in territori non effettivamente montani e garantire una distribuzione più mirata dei fondi. La questione sarà tuttavia oggetto dei decreti attuativi, che dovranno delineare nel dettaglio la perimetrazione dei territori interessati, in base a criteri di altitudine e pendenza. Tra i presenti, anche l’imprenditrice Pina La Giusa e il neo presidente dell’associazione Zone Franche Montane Sicilia, Salvatore Cassisi. “Continueremo a lottare affinché i nostri paesi si salvino e non diventino ‘città museo’ – ha detto il presidente provinciale di Italia Viva, Giandomenico Lo Pizzo – una discussione che può servire per costruire una nuova visione e una migliore progettualità per i nostri territori”. L’incontro, è stato moderato da Elisa Migliazzo e Roberto Corsello.

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