A Lucia Goracci assegnato il premio “Giornalista della pace 2025”

Redazione

Cronaca - Il premio al Festival del cinema di Cefalù

A Lucia Goracci assegnato il premio “Giornalista della pace 2025”
La giornalista ha raccontato la storia contemporanea dal cuore degli eventi, spesso a rischio della propria incolumità

20 Novembre 2025 - 10:55

Il Festival del Cinema di Cefalù conferisce il Premio “Giornalista della Pace 2025” a Lucia Goracci per il coraggio con cui, da oltre vent’anni, attraversa i confini più fragili del mondo scegliendo sempre di stare dove la verità è più difficile da raccontare. La sua voce, riconoscibile per rigore, lucidità e profonda umanità, ha saputo trasformare la cronaca dei conflitti in una testimonianza civile capace di restituire dignità ai popoli feriti dalla guerra. Dalla caduta di Kabul alle macerie di Haiti, dalle trincee siriane alle tensioni del Medio Oriente, Lucia Goracci ha raccontato la storia contemporanea dal cuore degli eventi, spesso a rischio della propria incolumità, portando agli occhi dell’opinione pubblica ciò che molti non possono o non vogliono vedere. Nelle sue corrispondenze la pace non è mai una parola astratta, ma il volto concreto delle vittime, l’infanzia strappata, la vita quotidiana dei civili che resistono all’ingiustizia.

Per l’integrità con cui difende il diritto dei cittadini a essere informati, per la sua capacità di dare voce a chi non ne ha, per la coerenza professionale mantenuta anche nei momenti più duri e per il contributo decisivo alla costruzione di una coscienza collettiva consapevole delle tragedie e delle speranze del nostro tempo, il Festival del Cinema di Cefalù le attribuisce il titolo di Giornalista della Pace 2025.

Note biografiche
Lucia Goracci, già corrispondente e responsabile della sede Rai di Istanbul, oggi inviata al Tg3, segue da 20 anni le principali guerre mediorientali e più di recente i fronti contro l’Isis. Tra i pochi giornalisti internazionali a testimoniare, da dentro l’assedio, la resistenza al califfato della cittadina curda siriana di Kobane; seguirà poi la liberazione di Raqqa e di Baghouz. Come inviata della Rai, è anche nelle città europee colpite negli anni dal terrorismo Isis: Parigi, Nizza, Bruxelles, Istanbul. Nel 2016 è in esclusiva italiana nella cittadella di Aleppo e a Palmira subito dopo la liberazione dal califfato; e segue tutta l’offensiva per liberare Mosul (ottobre 2016-luglio 2017). Copre per la Rai il golpe sventato in Turchia, dove realizza una delle poche interviste internazionali – ed esclusiva italiana – con il presidente turco Erdogan. Nell’agosto 2020 è al porto di Beirut dopo l’esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio e copre anche le proteste che seguono all’evento. Nell’agosto 2021 racconta la fine della missione Nato in Afghanistan e l’attentato terroristico all’aeroporto di Kabul. Quindi, nei mesi successivi, realizza una serie di reportage esclusivi sull’emirato islamico afghano, percorrendo da nord a sud l’intero paese. Nel gennaio 2023 a Brasilia, copre l’assalto ai palazzi delle istituzioni (Esecutivo, Parlamento, Corte Suprema) ad opera dei sostenitori dell’ex-presidente Bolsonaro, ad appena una settimana dall’insediamento del successore Lula. Nel giugno dello stesso anno torna in Iran, con uno dei primi visti rilasciati ai media internazionali, per raccontare in una serie di reportage la disobbedienza civile delle iraniane dopo la repressione delle proteste. L’attività di inviato di guerra le vale diversi riconoscimenti, tra cui i premi Antonio Russo, Ilaria Alpi, Luigi Barzini, Maria Grazia Cutuli, Luchetta, Biagio Agnes, Mario Francese, Premiolino, Premio Eugenio Scalfari.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it