Petralia Sottana si prepara a immergersi in un nuovo viaggio teatrale con l’avvio della stagione 2025/2026 del Cineteatro Grifeo, un cartellone che porta un titolo evocativo quanto ambizioso: “Abissi – Quarto movimento / Acqua”. Un tema che completa un percorso artistico durato quattro anni e dedicato ai quattro elementi, dopo le stagioni Radici (Terra), SottoCielo (Aria) e PietraFuoco (Fuoco).
A firmare la direzione artistica è ancora una volta Santi Cicardo, che descrive così il senso profondo della nuova stagione: “C’è una parola-luogo che mi attrae e allo stesso tempo m’inquieta: Abisso… è lo spazio interiore che spesso evitiamo, il fondo inesplorato delle nostre emozioni, delle nostre paure. Con Abissi invitiamo gli spettatori a una discesa condivisa: non per perdersi, ma per ritrovare ciò che, nelle profondità del nostro essere, continua a chiamarci alla vita”. Una dichiarazione che traccia l’orizzonte poetico del cartellone, concepito come un percorso emotivo e narrativo nell’acqua, elemento di trasformazione, profondità e movimento.
Il programma della stagione 2025/2026
La stagione prende il via 12 dicembre con “Bastianazzo” di Michele Santeramo, interpretato da Fabrizio Ferracane. 16 gennaio andrà in scena “Ciò che accadde all’improvviso”, testo e regia di Rosario Palazzolo, con Francesco Gulizzi, Rosario Palazzolo e Anton Giulio Pandolfo. Il 13 febbraio il Grifeo ospita uno degli appuntamenti più attesi: il “Paolo Jannacci Duet – Jazz”, con il celebre musicista in scena. Si prosegue il 7 marzo con “Polvere” di Saverio La Ruina, interpretato dallo stesso autore insieme a Cecilia Foti. Il 27 marzo sarà la volta di “Vello e Possibile”, con Sofia Muscato per la regia di Chiara Muscato. Il 18 aprile arriva “Archimede / La solitudine di un genio”, testo di Costanza DiQuattro, regia di Alessio Pizzech, con Mario Incudine, Antonio Vasta e Tommaso Garrè. La chiusura è affidata, il 9 maggio, allo spettacolo “Stanze” di Ruggiero Mascellino, con la partecipazione di numerosi artisti tra cui Massimo Patti, Leonardo Bruno e Santi Cicardo.
Le parole di Cicardo raccontano la visione che guida il Grifeo da anni: “Il teatro non è soltanto un luogo in cui si guarda qualcosa accadere su un palco. È un grande aggregatore emotivo e sociale… una forma di resistenza gentile ma ostinata, che passa dal ritrovarsi e lasciarsi toccare dalle storie degli altri”. Una filosofia che ha trasformato il cineteatro Grifeo in un presidio culturale delle Madonie, capace di attrarre pubblico da tutta la Sicilia e di consolidarsi come uno dei centri culturali più vivaci dell’entroterra.




