Pediatra a Caltavuturo, disertato l’avviso Asp per un punto di primo intervento

Fabio Di Gangi

Cronaca - Il sindaco chiede interventi urgenti

Pediatra a Caltavuturo, disertato l’avviso Asp per un punto di primo intervento
Nonostante l’emergenza, nessun medico ha aderito all’avviso dell'Asp

17 Maggio 2025 - 12:27

Continua l’emergenza pediatra nel comune di Caltavuturo. Una situazione paradossale che, visti gli ultimi risvolti, sembra non trovare soluzione. Stando a quanto dichiarato dai vertici dell’Asp, infatti, soltanto tre professionisti avrebbero depositato le istanze di disponibilità, disertando la successiva fase di convocazione. Nessuno medico, dunque, avrebbe risposto all’avviso notificato dall’Azienda sanitaria per l’istituzione di un punto di primo intervento pediatrico (P.P.I.P.).

Come già scritto dal nostro giornale, il borgo madonita (LEGGI QUI), lo scorso 19 febbraio, aveva perso l’unico pediatra di riferimento a causa del pensionamento del dottor Giuseppe Spinuzza. Lo stesso medico, in seguito, avrebbe presentato una richiesta per proseguire l’attività oltre l’età pensionabile, ma tale istanza, sembrerebbe non essere stata accolta. Una situazione disastrosa per le famiglie e i bimbi di Caltavuturo che, ancora oggi, in caso di necessità e urgenza pediatrica, si trovano costretti a raggiungere il medico specialista di Cerda, a circa 32 chilometri di distanza. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Di Carlo, aveva chiesto al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al prefetto di Palermo, Massimo Mariani, all’assessore alla Sanità regionale, Daniela Faraoni, al Dipartimento Cure primarie e al Distretto 37 di Termini Imerese, l’attivazione di un punto di primo intervento pediatrico, in attesa dell’assegnazione di un pediatra.

Vista l’emergenza, la direzione aziendale dell’Asp di Palermo, aveva in seguito notificato la volontà di istituire per un periodo di circa sei mesi, a partire dallo scorso 2 maggio, proprio un punto di primo intervento presso il comune di Caltavuturo. “L’Azienda ha fatto il possibile – spiegano dall’Asp – senza la disponibilità dei professionisti non è possibile attivare servizi aggiuntivi. Il territorio è già coperto da un pediatra con sede a Cerda, si continuerà a cercare ogni soluzione praticabile, ma nella consapevolezza che il diritto alla salute passa anche dalla collaborazione e dalla responsabilità di tutti gli attori in campo”.

“Il comune di Caltavuturo deve assicurare l’assistenza pediatrica per non ledere il diritto alla salute di ogni bambino, analogamente a quanto riconosciuto ad altri comuni – ha sottolineato il sindaco Di Carlo – mi sento di affermare che, in qualità di primo cittadino, e quindi di principale attore del territorio comunale, è mio compito assecondare le richieste delle famiglie in cui sono presenti bambini, in ragione dei disagi prospettati relativamente al percorso stradale lungo, tortuoso e dissestato per raggiungere Cerda. I costi, inoltre, diventerebbero insostenibili. Nelle regioni evolute, i servizi socio assistenziali sono assicurati in modo pedissequo e senza differenziazioni. Auspico un celere intervento dell’Asp per la risoluzione del problema e anticipo che non mi fermerò dinanzi ad alcun ostacolo”.

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