Come ogni anno, la Festa delle Neve, organizzata dal CAI di Polizzi Generosa, ha richiamato tantissimi amatori che, di buon mattino, si sono dati appuntamento al Pianoro della Battaglietta per iniziare una piacevole, ma anche impegnativa scalata, che li ha condotti fra le vette più alte del massiccio del Carbonara, precisamente al fossa di Pizzo Principessa. Qui, a circa 1800 metri di altezza, ormai da più di 20 anni è possibile vedere come venivano realizzati gli antenati del gelato, i sorbetti, utilizzando solo neve e sale, più ovviamente le essenze, per dare gusto a queste antichissime granite.
Un esperienza più unica che rara che restituisce ai nostri giorni un pezzo di storia della Sicilia, quella delle neviere e dei nevaioli, abili artigiani che conoscevano bene i luoghi in cui la neve delle Madonie resisteva fino ai mesi più caldi. I nevaioli conoscevano bene anche l’arte della conservazione della neve e del ghiaccio, conoscevano l’arte del suo trasporto, per lunghi giorni sui carretti, fino a Palermo, dove quei blocchi freddissimi, grazie all’abilità dei primi maestri gelatieri, diventavano deliziose granite per ristorare dall’afa i nobili di città.
Grazie all’impegno del CAI di Polizzi, che ogni anno rinnova questo rito nel ricordo dell’ultimo nevaiolo delle Madonie, Peppino Intravartolo, e grazie anche alla passione del famoso maestro gelatiere Antonio Cappadonia, la festa della neve diventa un evento unico nel suo genere che unisce trekking, gusto, storia e tradizione siciliana. Qui di seguito il video con le interviste al presidente del CAI di Polizzi Generosa Elio Picciuca e al maestro gelatiere Antonio Cappadonia.