Gangi, a Palazzo Bongiorno una mostra fotografica contro le mafie

Fabio Di Gangi

Eventi - L'inaugurazione alle 16:30 di oggi

Gangi, a Palazzo Bongiorno una mostra fotografica contro le mafie
"Le memorie fertili", un viaggio nei luoghi, corpi e storie che hanno conosciuto il dolore dell'oppressione mafiosa

16 Agosto 2025 - 13:20

Verrà inaugurata oggi pomeriggio alle 16:30 a Palazzo Bongiorno, a Gangi, la mostra fotografica collettiva itinerante contro le mafie “Le memorie fertili”. Un percorso visivo, a cura della Comunità terapeutica Casa dei Giovani di Bagheria con la direzione artistica di Leonardo Seidita. La presentazione, organizzata dal comune di Gangi in collaborazione con le associazioni “Nel cuore delle Madonie Ets” e “Casa dei Giovani Ets”.

Un viaggio che raccoglie gli sguardi di diversi fotografi del panorama nazionale che, attraverso l’obiettivo, indagano il rapporto tra memoria, bellezza e resistenza. Le immagini, raccontano di luoghi, corpi e storie che hanno conosciuto il dolore dell’oppressione mafiosa, ma anche la forza della rinascita. “Un’esperienza che nasce come dono a chi, vera vittima attuale di mafia, giorno dopo giorno, all’interno di un programma terapeutico residenziale per la cura delle dipendenze patologiche, lotta per rendere pensabile e attuabile un cambiamento possibile – ha commentato Leonardo Seidita – Un dono a testimonianza viva che le trasformazioni del pensiero fondamentalista delle mafie in progetto di nuova vita, sono possibili. Un ringraziamento particolare all’Assessorato Legalità e contrasto alla mafia per il sostegno, ai fotografi Pasquale Ruotolo, Marco Luciani, Simone Biondi, Francesco Lo Presti, Alessandro Volpe e Daniele Bertocchi, che hanno donato le loro immagini”. La mostra, sarà visitabile fino al 29 agosto. Al percorso, ha già aderito anche il comune di Petralia Soprana.

“In un tempo in cui la memoria rischia di essere consumata dall’oblio, questa mostra prova a piantarla come un seme nella terra, per farla germogliare, per renderla fertile, per trasformarla in gesto, in comunità, in speranza – conclude il direttore artistico – un invito a riappropriarci della bellezza, come atto politico e umano. Una chiamata a coltivare insieme un futuro libero e condiviso”. “Progetto di rilevanza – sottolinea il primo cittadino Giuseppe Ferrarello – i visitatori avranno la possibilità di riflettere sull’impatto devastante delle mafie e sulla forza della resistenza civile”. Prossima tappa, Castellana Sicula.

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