Himera, nuovo eccezionale ritrovamento: riemergono aree sacre e un antico punto di vendita di ceramiche

Redazione

Cronaca - La campagna di scavi

Himera, nuovo eccezionale ritrovamento: riemergono aree sacre e un antico punto di vendita di ceramiche
L'équipe di archeologi, guidata da Elena Mango dell'Università di Berna, ha lavorato nel Piano del Tamburino

27 Agosto 2025 - 14:09

Nuovo straordinario ritrovamento nell’area archeologica di Himera, nel palermitano. L’équipe di archeologi, guidata da Elena Mango dell’Università di Berna, ha lavorato nel Piano del Tamburino, una nuova parte urbana dell’antica colonia greca nella quale sono state riportate alla luce due aree sacre. Tra le novità è emerso un probabile antico punto di vendita (polesis) di recipienti di ceramica, che dovevano servire alle azioni rituali all’interno del santuario. Questi contenitori sono stati trovati lungo una nuova strada, anch’essa rinvenuta quest’anno, che costeggiava il lato occidentale della struttura sacra. I risultati di questa campagna di scavi saranno presentati domani, 28 agosto, alle 21, nel Tempio della Vittoria, a Buonfornello.

“Ancora una volta – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Himera restituisce sorprendenti vestigia del nostro passato, testimoniando attività ricche e fiorenti e permettendo di ricostruire la storia del nostro territorio. Merito della professionalità e della tenacia di giovani archeologi che, con grande spirito di collaborazione interistituzionale, continuano a lavorare con precisione ed entusiasmo. La ricerca rappresenta un passaggio fondamentale per la tutela e la fruizione del nostro patrimonio e su di essa il governo Schifani continua a investire per ampliare l’offerta culturale”. L’équipe di dieci giovani studiosi guidati dalla professoressa Mango, ma anche studenti delle Università di Berna e Friburgo, ha portato avanti la tredicesima campagna di scavo, la terza volta nel modus “cool&green”, lavorando nelle ore serali e notturne, per sfruttare il vantaggio delle temperature più salutari e l’equipaggiamento di luci ad alta potenza, alimentate a energia solare.

Le indagini archeologiche sono il frutto di una duratura collaborazione tra l’ateneo di Berna e il Parco di Himera, Solunto e Iato, diretto da Domenico Targia. La proficua sinergia ha dato anche quest’anno risultati di notevole interesse per la comprensione dell’urbanistica e della storia della colonia greca. Lo scavo ha interessato una superficie di circa 200 metri quadrati con un santuario, caratterizzato dalla presenza di quattro altari e numerose deposizioni votive (cibi e bevande, che venivano utilizzati nel corso delle cerimonie, ossa di caprovini). Qui la comunità imerese svolgeva le proprie feste, i riti e altre attività connesse con la sfera del sacro.

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