Dopo anni di battaglie, anche la Sicilia si allinea al resto d’Italia. Con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo che attua l’articolo 31 dello Statuto siciliano, le funzioni di polizia amministrativa vengono trasferite ai Comuni dell’Isola. Gli enti locali potranno quindi rilasciare direttamente le autorizzazioni per spettacoli, manifestazioni e attività pubbliche, competenze che nel resto del Paese erano già state attribuite ai Comuni dal 1977.
A esprimere grande soddisfazione sono gli assessori comunali della rete Re.A.C.T.S., che in questi anni hanno portato avanti una battaglia bipartisan per eliminare un’anomalia burocratica che rallentava la vita culturale siciliana. “Finalmente la cultura e lo spettacolo non saranno più ostaggio di trafile inutili – sottolineano –. Questo ci consentirà di programmare con più libertà e rapidità le stagioni culturali”.
Ringraziamenti anche al presidente della Regione Renato Schifani, che ha sostenuto e portato a compimento l’iter della riforma, e all’Anci Sicilia, che ha definito il provvedimento “una semplificazione attesa da decenni”. Con questa norma, la Sicilia chiude un capitolo lungo quasi mezzo secolo e riconsegna ai Comuni il ruolo che spetta loro per legge, dando respiro a operatori culturali, associazioni e amministratori locali.