Nuovi bandi per l’innovazione digitale, Tamajo: “La Sicilia viaggia a gran velocità”

Redazione

Sicilia by Italpress

Nuovi bandi per l’innovazione digitale, Tamajo: “La Sicilia viaggia a gran velocità”

17 Settembre 2025 - 15:30

PALERMO (ITALPRESS) – Non una semplice tavola rotonda per fare il punto sullo stato di salute delle imprese siciliane, ma un confronto diretto tra più soggetti per presentare gli Avvisi regionali a sostegno dell’innovazione digitale: a organizzarlo è la Camera di Commercio Palermo-Enna, insieme all’assessorato regionale alle Attività produttive e ai rappresentanti del mondo imprenditoriale dell’isola.

Obiettivo dell’iniziativa è chiarire i contenuti dei bandi, spiegarne le modalità di accesso e fornire strumenti utili per sfruttare al meglio le risorse messe in campo dalla Regione. La parola d’ordine è digitalizzarsi: solo con un miglioramento tecnologico delle imprese sarà possibile andare al passo con i tempi e adeguare la Sicilia al panorama italiano ed europeo.

Dobbiamo trasformare e sostenere un ecosistema digitale, rafforzare la competitività delle aziende, evitare di lasciare la Sicilia indietro rispetto all’innovazione e alla transizione digitale – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo,Abbiamo portato avanti una serie di bandi che vanno proprio in questa direzione occupandosi di rafforzamento del capitale umano, digitalizzazione, ricerca ed efficientamento energetico: il nostro obiettivo è fare in modo che le aziende siciliane vadano alla stessa velocità di quelle del nord e quelle europee”.

Rispetto a queste ultime, aggiunge Tamajo, la Sicilia non è così indietro ma è “una terra piena di eccellenze: al di là dello sfascismo di qualche mio collega, che vuol far apparire tutto al contrario, la nostra è una terra che dal punto di vista della digitalizzazione e delle imprese cammina a una velocità elevatissima. Da quando c’è il governo Schifani cresciamo più del nord e i dati lo confermano: non c’è manovra, legge di stabilità o variazione di bilancio in cui non ci sono misure adeguate per sostenere il mondo produttivo”.

In questo senso l’ultima mossa dell’assessorato alle Attività produttive è la messa a disposizione di alcune risorse avanzate da misure già realizzate: 5 milioni verranno impiegati per abbattere gli interessi delle imprese per lo scorrimento della graduatoria delle misure chiuse a inizio anno, 16 milioni per i progetti incagliati che devono ancora essere pagati e altri 20 milioni (provenienti dai fondi Pac) per pagare tutte le graduatorie del bonus Energia, che verranno erogate nel giro di qualche mese.

Per Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio Palermo Enna, l’appuntamento odierno “mette in evidenza come l’assessorato alle Attività produttive e il governo Schifani si rivolgano alle imprese con un passo diverso: digitalizzare significa soprattutto accorciare i tempi della burocrazia, andare al passo con i tempi in particolare sull’intelligenza artificiale e mettere insieme associazioni di categoria e Camera di commercio per dare un sostegno alle imprese”.

I bandi, aggiunge Albanese, devono essere utilizzati “per dire alle imprese che bisogna digitalizzarsi. Alcune province siciliane hanno ancora un tasso di digitalizzazione primaria inferiore al 50% e questo significa che non si possono affacciare ai mercati, se non a quelli locali: dobbiamo proiettarle su mercati diversi, favorire una crescita graduale e opportuna e, successivamente, sostenerle con la digitalizzazione avanzata”.

La presidente di Irfis FinSicilia Iolanda Riolo si sofferma sul cambio di passo recente “per dare la possibilità alle imprese di creare una nuova direzione nell’ambito dell’innovazione e della tecnologia. Questo prima di tutto si è concretizzato con Impresa Sicilia, che finalmente è a uno stato di maturità e in termini di erogazioni ci sta dando belle soddisfazioni; poi c’è stata Fai Impresa, misura decisiva per stimolare questa capacità delle imprese di crearne di nuove votate anche all’innovazione; su Fondo Sicilia abbiamo risorse dedicate. Quando c’è una forte spinta di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità riusciamo a dare contributi a fondo perduto e, a fine finanziamento, ritagliare un 30% che rimane a carico nostro: le misure, il metodo e l’organizzazione ci sono, bisogna semplicemente strutturare tutto in modo da dare una prospettiva anche a chi non ha partecipato a queste misure e vuole mettersi in carreggiata con le nuove”. 

-Foto xd8/Italpress-
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