Al liceo scientifico di Campofelice di Roccella, una conferenza dal forte valore educativo e civile sul tema del conflitto israelo-palestinese. L’iniziativa ha coinvolto docenti, studenti e la dirigenza scolastica in una mattinata di riflessione, confronto e consapevolezza, confermando il ruolo centrale della scuola nella formazione di una coscienza critica e attenta ai grandi temi internazionali. Ad aprire i lavori è stata la dirigente scolastica, Antonella Cancila, che ha sottolineato l’importanza di affrontare con gli studenti temi di attualità così complessi e dolorosi, per stimolare la riflessione sui diritti umani, la pace e la responsabilità individuale e collettiva.
Daniela Vallelunga, docente di Storia e Filosofia, ha guidato i presenti in un excursus storico sulle origini del conflitto israelo-palestinese, offrendo un quadro chiaro e articolato delle dinamiche politiche e sociali che, dalla fine dell’Ottocento ad oggi, hanno alimentato una delle crisi più durature del panorama internazionale. A seguire, Marika Lima ha proposto la lettura di alcuni brani tratti dal libro di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati. Le parole dell’autrice hanno fornito spunti di riflessione sulla condizione attuale dei civili palestinesi e sull’urgenza di una presa di coscienza globale rispetto alla crisi umanitaria in atto. Gli studenti di diverse classi hanno partecipato attivamente con interventi, letture e riflessioni personali, dimostrando interesse, sensibilità e spirito critico.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata a un laboratorio creativo durante il quale gli alunni hanno realizzato cartelloni sul tema del genocidio a Gaza, esprimendo attraverso immagini, parole e simboli il loro dissenso contro la violenza e l’ingiustizia. I lavori sono stati poi affissi nei corridoi dell’istituto, trasformando gli spazi scolastici in luoghi di memoria e testimonianza. L’evento si è concluso con un invito a non rimanere in silenzio, a “fari scruscio”, con un appello al dialogo, alla ricerca della verità e alla costruzione di una cultura della pace, valori fondamentali che la scuola si impegna a promuovere ogni giorno.
La conferenza ha inoltre offerto l’occasione per sottolineare l’importanza del dialogo interculturale come via per superare stereotipi e pregiudizi, aprendo a una comprensione più autentica e rispettosa delle diverse identità. È emerso chiaramente che la pace non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che richiede coraggio, empatia e responsabilità.