Un’esperienza formativa tra scienza, tecnologia e tutela ambientale ha coinvolto gli studenti del Liceo delle Scienze Umane “Pietro Domina” di Petralia Sottana, nell’ambito del progetto Gemma – Gestione e Monitoraggio degli Alberi Monumentali attraverso tecnologie Aerospaziali, finanziato dal Pnrr. L’iniziativa rientra nelle attività del WP9 – Campagna dimostrativa e verifica con gli utenti, e ha permesso agli studenti di partecipare a un’attività di rilievo in campo su alcuni alberi monumentali del Parco delle Madonie, tra cui la maestosa Rovere di Pomieri, stimata di circa 600 anni.
Accompagnati dal dirigente del Parco delle Madonie, Peppuccio Bonomo, alla presenza della dirigente scolastica Tiziana Dino e di alcuni docenti, i ragazzi hanno potuto osservare da vicino le tecniche di monitoraggio applicate al patrimonio arboreo. “Oltre al valore scientifico e ambientale – ha spiegato Bonomo – il progetto Gemma promuove la partecipazione attiva dei cittadini e delle scuole, avvicinando le nuove generazioni alla tutela della natura e alla conoscenza del territorio. L’esperienza con gli studenti di Petralia Sottana è un momento di formazione, ricerca e cittadinanza attiva che unisce scienza, tecnologia e amore per l’ambiente”.
Il progetto Gemma nasce nell’ambito del programma nazionale Changes – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di monitoraggio e gestione degli alberi monumentali, patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore, in linea con la Legge 10/2013 sulla tutela del verde urbano. La piattaforma prevede la realizzazione di un catalogo digitale dinamico, costantemente aggiornato grazie all’uso di droni, telerilevamento satellitare, rover terrestri e sensori ambientali, integrati in un sistema webGIS accessibile a enti, cittadini e turisti.
L’impiego dell’intelligenza artificiale permetterà di monitorare nel tempo lo stato di salute degli alberi, individuare eventuali criticità e pianificare interventi di conservazione mirati. Tra le innovazioni più interessanti figura la creazione di un museo virtuale dedicato agli alberi monumentali, con modelli 3D interattivi (“digital twin”) arricchiti da contenuti multimediali e dati ambientali in tempo reale.
“Gemma – ha dichiarato il commissario dell’Ente Parco, Salvatore Caltagirone – rappresenta un modello replicabile per la tutela del patrimonio naturale, capace di coniugare sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio. È un’opportunità concreta per studiare e salvaguardare i nostri alberi monumentali di fronte ai cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Il progetto, che si concluderà entro la fine dell’anno, è sviluppato da un consorzio di ricerca composto da tre Pmi e due enti territoriali, con il supporto accademico del Dipartimento Saaf dell’Università di Palermo. Capofila è Ariespace, primo spin-off dell’Università di Napoli Federico II; partner tecnologici sono Euro.Soft e Latitudo 40, startup specializzate in applicazioni spaziali e analisi satellitare. Completano il partenariato l’Ente Parco Regionale delle Madonie e il Comune di Napoli.
Le due aree pilota – il Parco delle Madonie in Sicilia e il Comune di Napoli in Campania – rappresentano veri e propri laboratori di sperimentazione per testare e validare le tecnologie sviluppate, con l’obiettivo di estendere il modello su scala nazionale e internazionale.





