CATANIA (ITALPRESS) – “Dobbiamo valutare, a Roma e Palermo, a quali ministeri e quali assessorati rivolgerci. Diciassette milioni non sono 17 mila euro. Abbiamo il dovere di capire, in un bilancio non ancora strutturato, dove potere attingere. Ricordo che il governo Meloni ha dato alla Regione Siciliana quasi 7 miliardi di euro da programmare per varie finalità: chissà che tra le pieghe di questa importante risorsa non possano emergere le somme necessarie per ridare dignità a Le Ciminiere, che sono diventate il simbolo della rinascita di questa città”. Lo ha detto il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, intervenendo a margine della riunione straordinaria convocata dalla Città Metropolitana di Catania sulla ricostruzione del Cutiliscio, il centro congressi da 1.600 posti che ospitava i principali eventi del polo fieristico Le Ciminiere. “Il problema – ha aggiunto – non è l’assenza di risorse, che comunque è un problema per un governo nazionale che sta rimettendo ordine nei conti. Come dice l’Europa, quello che si è fatto in questi anni è un gran lavoro. Il tema è la tempistica, trovare 17 milioni nello spazio di qualche mese, per evitare che la sala congressi delle Ciminiere rimanga inutilizzata, diventa maggiormente difficoltoso”.
Musumeci ha ricordato gli esordi della struttura e espresso fiducia nei confronti del sindaco della Città Metropolitana di Catania Enrico Trantino: “Abbiamo il dovere di interpellare tutte le istituzioni del territorio e trovare la soluzione migliore. Confido nel lavoro del sindaco Trantino perché c’ha messo l’impegno, la passione. E poi Le Ciminiere – quando le ho aperte nel marzo del 1996 – diventarono il simbolo di una città che voleva risollevarsi dai 130 morti ammazzati l’anno, voleva guardare al futuro con orgoglio, e devo dire che ci siamo riusciti”. Il ministro Musumeci ha sottolineato l’urgenza di riattivare la sala congressi: “Una sala da 1.800 posti, quindi congressi di un certo valore e di una certa importanza, non può restare inutilizzata tre, quattro, cinque anni. Sarebbe una grave perdita economica per la città, che rimarrebbe fuori dal segmento del turismo congressuale. È un problema serissimo: tutta la Sicilia non gode del turismo legato ai convegni perché mancano le strutture. Ecco perché dobbiamo aprire Le Ciminiere il prima possibile, con 600 posti già disponibili e altri 1.200-1.400 da realizzare, con una struttura adeguata alle norme antisismiche. Non soltanto il decoro, ma la sostanza”.
– foto xo5/Italpress –
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