Indagini e pressioni sulla Via Crucis: il sindaco di Cerda lascia la commissione antimafia

Redazione

Cronaca - Le dimissioni

Indagini e pressioni sulla Via Crucis: il sindaco di Cerda lascia la commissione antimafia
"Agisco per senso di responsabilità e rispetto dell’organismo parlamentare"

27 Novembre 2025 - 09:11

È tempo di arretramenti nella commissione regionale Antimafia dell’Ars. Salvatore Geraci, sindaco di Cerda e Carmelo Pace hanno deciso di fare un passo indietro. Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia cristiana e tra gli indagati dell’inchiesta della procura di Palermo che coinvolge anche Totò Cuffaro e Saverio Romano, ha annunciato la propria autosospensione. Lo scrive MeridioNews. A lasciare l’incarico in commissione è stato anche Salvatore Geraci, sindaco di Cerda e deputato regionale della Lega. Geraci è indagato per presunte pressioni al comandante dei vigili urbani: secondo l’avviso di garanzia, avrebbe chiesto che venisse contattato il questore per modificare il percorso della Via Crucis, poiché quello tradizionale prevedeva una sosta nelle vicinanze dell’abitazione di un soggetto legato alla criminalità organizzata.

L’opposizione ne aveva chiesto le dimissioni anche da deputato, ma Geraci ha scelto per ora di lasciare solo la commissione. “Agisco per senso di responsabilità e rispetto dell’organismo parlamentare – ha dichiarato –. Sebbene sia indagato per fatti non collegati alla mafia, ho deciso di autosospendermi per evitare strumentalizzazioni e tutelare il mio diritto alla difesa”.

La commissione Antimafia aveva già chiesto a Geraci un passo indietro. “I componenti della commissione devono osservare un rigore maggiore rispetto agli altri deputati – aveva spiegato il presidente Antonello Cracolici – Tutti hanno sottoscritto una dichiarazione che attesta l’assenza di procedimenti penali o richieste di rinvio a giudizio”. Dopo l’annuncio dell’autosospensione, Cracolici ha definito la scelta “apprezzabile”, poiché evita “imbarazzi complessivi” alla commissione. Resta però il nodo politico: né Geraci né Pace hanno manifestato l’intenzione di rinunciare al proprio seggio parlamentare. Una contraddizione che mette in difficoltà la maggioranza guidata dal presidente Renato Schifani, la cui stabilità appare sempre più compromessa.

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