Depuratore di Pianello, terminate le indagini preliminari. La Procura di Termini Imerese: “Riscontrata una grave situazione”

Redazione

Cronaca - Petralia Soprana

Depuratore di Pianello, terminate le indagini preliminari. La Procura di Termini Imerese: “Riscontrata una grave situazione”
Le indagini hanno permesso di accertare un grave danno ambientale protrattosi negli anni ed ancora in corso

21 Dicembre 2025 - 12:21

“Con la presente segnalazione si intende porre l’attenzione, per le valutazioni di competenza, sulla grave situazione relativa al funzionamento dell’impianto di depurazione sito in Contrada Pianello, a Petralia Soprana, ove da anni è in corso lo sversamento di reflui urbani non trattati nei terreni confinanti, sottoposti a vincolo paesaggistico e idrogeologico”. Inizia così la lettera che il 29 ottobre scorso il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, dott. Danilo Angelini, ha inviato alla Prefettura di Palermo, all’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, al Comune di Petralia Soprana e, per conoscenza, alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Palermo. La lettera fa seguito all’avviso di conclusione delle indagini preliminari condotte negli ultimi anni, nate dalla denuncia di privati cittadini, e alla contestuale notifica dell’avviso di garanzia ai tre soggetti indagati: il sindaco di Petralia Soprana e due dipendenti del Comune. Dalle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Palermo, emerge che “l’impianto di depurazione, realizzato negli anni ’90, non è mai stato messo in funzione. I reflui urbani che venivano (e tuttora vengono) fatti confluire nel depuratore finiscono sversati, senza alcun trattamento, in una rete di pozzetti esterni all’impianto, defluendo nei terreni circostanti. Dopo i primi accertamenti – scrive il Sostituto Procuratore, era stato disposto il sequestro preventivo dell’impianto ma “tuttavia — si legge nella nota — non si poteva interrompere il flusso dei reflui urbani dato che, in assenza di lavori, era impossibile convogliare altrove il collettore fognario. In ragione di ciò, qualora si fosse intervenuti con una semplice interruzione dell’afflusso verso il depuratore, si sarebbe corso il concreto pericolo di cagionare un nuovo sversamento di reflui a monte”.

Le indagini hanno permesso di accertare un grave danno ambientale protrattosi negli anni. Le analisi sui terreni circostanti hanno infatti rilevato la presenza di elementi altamente pericolosi come bario, azoto ammoniacale, tensioattivi e un’elevata concentrazione di “Escherichia coli”. Nella nota si precisa che, per tutta la durata delle indagini, non sono stati eseguiti lavori di alcun tipo per impedire lo sversamento dei reflui. Il Comune avrebbe presentato un progetto di ammodernamento dell’impianto sul quale, tuttavia, sarebbero già state espresse perplessità a causa dei costi ritenuti eccessivi. “In ogni caso — conclude il Sostituto Procuratore Danilo Angelini — preme evidenziare che lo sversamento dei reflui risulta tuttora perdurante e che l’Ufficio di Procura non ha poteri né competenze per poter disporre i lavori necessari a impedire ciò”. Al momento, per i fatti accertati dalle indagini disposte dalla Procura di Termini Imerese, non risultano ancora soggetti imputati. I termini per la richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio, che il PM deve presentare al Giudice per l’Udienza Preliminare, sono ancora in corso. Della vicenda il nostro giornale si era già occupato nel febbraio del 2020, con questo articolo: Fermo da mesi il depuratore di Pianello. Liquami nel fiume Salso.

Altre notizie su madoniepress

Autorizzazione del Tribunale di Termini Imerese N. 239/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana

Condirettore Responsabile Michele Ferraro

redazione@madoniepress.it