Termini Imerese, seduta infuocata per l’insediamento del Consiglio Comunale

Redazione

Politica

Termini Imerese, seduta infuocata per l’insediamento del Consiglio Comunale
Volante dimissionario, Campagna presidente. Slitta la presentazione della giunta

18 Gennaio 2016 - 00:00

L’atmosfera era tesa e le scintille nettamente percettibili durante la seduta d’insediamento del consiglio comunale di Termini Imerese, martedì sera. Chissà se lo scoramento per la sconfitta dell’Italia ai mondiali brasiliani abbia aggiunto del sale sulle ferite aperte in un consiglio comunale che si insedia sotto la spada di Damocle di una inquietante inchiesta.  La partecipazione in massa dei termitani a questa prima seduta ha dimostrato come il clima vibrante delle recenti consultazioni amministrative continui a rimanere bollente.

Anche se ormai se ne parlava da giorni, la seduta si è aperta con l’ufficializzazione del nome di Giuseppe Volante quale consigliere comunale coinvolto nell’indagine sul presunto voto di scambio. Il segretario comunale Raimondo Liotta ha reso note le dimissioni del neo-eletto, mentre il presidente del consiglio pro-tempore, Carmelo Militello (candidato più votato alle comunali con 514 voti) ha letto il comunicato ufficiale inviato da Volante alla stampa.  In merito alla questione, sulla pagina facebook del PD termitano si legge la dichiarazione del segretario locale Nino Egiziano: “fino alla fine, come è nella nostra tradizione e nel nostro stile, confidiamo nel lavoro della magistratura. Il tempo sarà galantuomo anche per l'amico Giuseppe Volante, che ringraziamo per avere dato il suo contributo al Partito Democratico e alla coalizione che ha vinto le Amministrative”.

Primo dei non eletti nella lista del PD, Antonello Urbano subentra così a Volante nel quadro dei venti consiglieri comunali che hanno giurato martedì sera nell’aula consiliare. Da segnalare l’applaudito intervento di Manuela Sinatra, una delle due consigliere 5Stelle elette in consiglio, che ha pubblicamente invitato i colleghi a palesare nell’immediato eventuali pendenze giudiziarie prima di procedere alle votazioni per la carica di presidente dell’assemblea. Al termine dell’intervento, a nome del M5S Manuela Sinatra ha consegnato al sindaco Salvatore Burrafato il programma elettorale per condividerne i punti essenziali.

Si è poi passati all’elezione del presidente del consiglio comunale seguendo la proposta avanzata dal M5S, adoperando non la consueta alzata di mano ma schede prestampate con i nomi dei candidati per garantire maggiore trasparenza e libertà di voto. L’ha spuntata Angela Campagna, pediatra, eletta nella lista PD e in coppia proprio con dimissionario Giuseppe Volante: vittoria al primo turno con 12 preferenze su 16 consiglieri votanti (3 schede bianche e una nulla). Durante il discorso di ringraziamento di Angela Campagna, l’aula consiliare è stata scossa dalla protesta di alcuni attivisti che invitavano la neo-presidente a dimettersi in quanto “avrebbe preso lo stesso numero di voti di Volante”. Gli stessi attivisti, appartenenti alla coalizione che ha sostenuto Agostino Moscato durante la campagna elettorale, nel corso della serata hanno distribuito un volantino contenente il testo di una nota inviata all’On. Nello Musumeci, presidente della commissione regionale anti-mafia, per porre il caso di Termini Imerese all’attenzione delle istituzioni. Il documento, sottoscritto da Moscato e dai rappresentanti delle quattro liste che lo hanno sostenuto, depreca il silenzio del Sindaco sulla vicenda delle indagini e insiste sull’esistenza di una “questione morale” sulla quale “spetta alla classe politica rassicurare tutti con fatti e non con comunicati vuoti di contenuto”.    

Da notare che alla votazione per la presidenza del consiglio comunale, si sono astenuti i quattro consiglieri eletti nelle liste di Moscato: Claudio Merlino e Carmelo Micciché (Vivere Termini), Vincenzo Taravella e Antonio Gatto (Popolari per Termini). I quattro hanno motivato la scelta dell’astensione in conseguenza delle indagini aperte dalla Procura. Lo stesso Merlino, poco prima, aveva attaccato, col suo intervento, il silenzio a suo dire “inaccettabile” del Sindaco Burrafato sulla vicenda dei consiglieri indagati. È stato infine Antonino Corso (lista Sicilia Sì) a essere eletto come vicepresidente con una maggioranza di soli 9 voti, ottenuti al secondo scrutinio.

La serata, segnata dai continui interventi del folto pubblico che si è fatto sentire con acclamazioni e plateali dissensi secondo l’umore e l’oratore del momento, si è chiusa con l’intervento del Sindaco Burrafato. La situazione è complessa: confermati i primi due assessori designati, Fasone e Cascino, definiti assessori “tecnici”, mentre restano in sospeso i nomi di Nives Fiorani e Carmelo Militello, candidati al consiglio comunale ed in predicato di assumere il ruolo di assessori “politici”. Burrafato ha chiesto loro di fare un passo indietro, in attesa della chiusura delle indagini sul voto di scambio che al momento sono ancora in corso. A breve, ha detto ancora Burrafato dopo il giuramento, sarà presentata una nuova giunta municipale “sganciata dal risultato elettorale e che fra qualche mese sarà soggetta a un’attenta valutazione del proprio operato”. 

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